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CIOCCO 2005
16 marzo 2005

(a replica di questa opinione di Vittorio Caneva l'ufficio stampa del Rally del Ciocco ha ritenuto di fare una precisazione che potete leggere cliccando qui.)
 

Il faraonico albergo è sempre lassù come ormai lo ricordo da sempre. Ogni anno quando si passa il gabbiotto della sorveglianza il pensiero è sempre quello “Dove cavolo riuscirò a parcheggiare stavolta?”

La cronica mancanza di parcheggi e la vastità del complesso fanno si che portare una valigia, sempre pesante dalla macchina alla camera diventa ogni anno più complicato.
I solerti addetti alla reception fanno sempre confusione e alla fine ti spediscono a un chilometro di distanza tramite corridoio e ascensori per trovare la stanza nella quale dopo la camminata in altura pensi o speri di trovare Heidi che ti aspetta.
Caprette a parte la gara è stata bellissima, tirata e avvincente, il CIR è davvero un grande spettacolo per chi capisca qualcosa di rally, c’è una competitività davvero al limite e quest’anno ancora più dello scorso anno dove avevamo segnato un importante svolta.
Ci saranno tanti difetti in giro, come l’agreement che i piloti volevano firmare per regolamentarsi tutti dalle prove illegali, è come dire “ragazzi tutti andiamo a provare, non facciamolo più” ma nemmeno questo è andato in porto e la faccenda delle ricognizioni resta un fatto piuttosto spinoso nel panorama sportivo.
Io credo che sarebbe meglio liberalizzare tutto ma a codice della strada, inutile fare una legge come quella in vigore se la norma ha falle da tutte le parti peggio di windows XP, meglio dire “abbiamo fatto uno sbaglio, si gira pagina”. Ricognizioni libere ma chi viene beccato in grave flagranza di reato gli parte la patente come da codice della strada (che non è leggero), non serve nemmeno che la CSAI si rompa le scatole a togliere la licenza, via la patente che si vada in prefettura a reclamare!
Non vedo altre soluzioni, c’è gente che ha provato il 1000 Miglia da un mese e che fa la CSAI ? Zitti e far finta di nulla, no non è onesto questo e la nostra federazione, pardon commissione fa la figura che in questo caso si merita perdendo i residui di credibilità rimasti.

La gara è sempre più compressa e tirata, con una seconda tappa a dir poco orrenda, una prova di sette minuti e una di sei e via al parco a cambiare gomme, ripetizione delle due estenuanti prove e parco di nuovo a cambiare gomme, altra ripetizione e tutti a casa, ma dove siamo capitati ?
Al circo Orfei?
Non è possibile che si faccia una gara in questo modo, diciotto chilometri e parco riordino e menate varie, alla fine dov’è la gara?
Sinceramente il Ciocco così com’era poteva essere fatto tutto in una giornata senza nessun problema magari correndo un po’ la sera, perché si sta in giro due giorni a fare riordini ? Ma andiamo!
Tre treni di gomme per fare 56 chilometri di prove speciali… e si deve risparmiare?
Ah si per risparmiare (non so cosa visto che vengono tutti gratis) si sono aboliti i ricognitori e alla partenza delle prove i ricognitori c’erano in barba ancora alle famose normative della CSAI che ci sono ma nessuno può far rispettare perché in contrasto con la normale legislazione.
Strada aperta? Io passo e nessuno può impedirmelo, e allora?
Siamo alle solite Calimero…
In compenso alcuni spettatori o presunti tali hanno creato un rigagnolo sul finale dell’ultima prova, alcuni ricognitori lo hanno segnato ma l’apripista invece non lo ha visto e se lo ha visto pensava che fosse parte del gioco o servisse a raffreddare le gomme.
Morale della favola Navarra ci piomba dentro e azzoppa una signora al lato strada, si sbandiera ma Perego vede le bandiere troppo tardi (dov’erano!) e si mangia anche lui la gara contro il muro, solo a quel punto la prova viene sospesa…
Davvero avvilente.
Tre passaggi di qua, due di là e la gara diventa un bel girotondo in nome del risparmio dei costi ecc.
Ma alla fine le misure di sicurezza sono quelle di vent’anni fa o quasi, allora chi risparmia? O chi ci guadagna?
La sicurezza è una cosa seria amici soprattutto adesso che le macchine hanno raggiunto un limite davvero preoccupante nella velocità e le strade sono sempre quelle, ripetute alla nausea e provate alla nausea, dai non ditemi che esiste al mondo qualcuno che fa i tre passaggi! Non ci credo forse nemmeno i due polacchi che sono arrivati spersi nella tundra garfagnanina li hanno fatti. BASTA siamo ridicoli.

I protagonisti della gara: per primo ci metterei Franchino Cunico che veramente è un fenomeno, l’Highlander italiano il Blomqvist di Vicenza, sale su una 8 bella fiammante e a fine tappa ha messo tutti dietro l’alettone. “ Non sono andato forte sono stati gli altri ad andare piano” bel metro che ha.
Colzani della Yoko volava sopra il parco con un sorriso più grande di quello di David Richards finalmente aveva la gratificazione che si merita, peccato che il pignone abbia frantumato la corona e la bella avventura sia finita ad inizio seconda tappa, ora non sarà così facile sull’asciutto e con il caldo, le super 1.6 i terribili “girmi” sono in agguato e per primo Ucci che qualcuno dirà “era in casa” (secondo me le prove le conosce meglio Cunico) ma ha fatto una gara magnifica con una rimonta bellissima, lui è un vero pro dei rally, ha lottato alla grande e alla fine all’ultima prova utile ha sopravanzato Travaglia con la Clio Autorel. Renato è apparso piuttosto serioso non riusciva ad aver ragione del missile piacentino e non si dava pace che Bizzarri con la gemella di Munaretto gli stesse spesso davanti.
Il Dalla è parso un pesce fuor d’acqua e forse la sua meticolosità stavolta lo ha portato a lavorar di più sulla vettura che su se stesso, la Vieffe ora ha una bella gatta da pelare speriamo che in casa il Dalla si ritrovi e che porti una bella coppa al suo neonato.
Longhi è quello che ha portato a casa la coppa più grande, ha fatto una gara bellissima, sorridente tranquillo Pierino è forse la persona più amata del CIR e va forte.
Una bella gara l’ha fatta Sottile, il geometra Bordignon da sotto il baffo continua a dirmi da anni che il ligure è forte ma nessuno gli crede, lui tenace imbastisce un programma ed ecco che subito arriva un secondo posto, Sandro merita molto e non venitemi a dire che è vecchio per favore.
Qui si vuole trovare un giovane di 19-20 anni ricco e che vinca tutto nel giro di due gare se no è un fermo!
Ricordo che un pilota raggiunge il meglio di se dai 30 ai 40 anni.
Cantamessa bravo nonostante tutti i secondi di penalità per il disguido delle gomme, poi Luka perdonami per la foto, ma era così bella!
Dei giovani direi che si sono comportati bene però devono ogni tanto cercare di fare qualcosa di più che un quinto/sesto tempo perché altrimenti mettersi in luce è davvero dura. L’unico che ha piantato una zampata è stato Perico, molto veloce ma molto falloso e spesso in crisi con se stesso, si farà di sicuro.
Perego avrebbe portato a casa un bel risultato se non avesse trovato il famoso rigagnolo, Gamba è forte ma deve attaccare di più, Scandola invece è andato molto meglio nel finale.
Se posso dare un consiglio ATTACCATE perché solo così vi mettete in mostra.
Bravo Ceccoli sul suo standard ma incredulo che non si sia rotto nulla dopo la stagione dello scorso anno, potrebbe migliorare di qualcosa anche se la posizione finale è già molto.
Infine le woman in blu apparse piuttosto prudenti, d'altronde nessuno aveva chiesto loro di più e la conoscenza del mezzo è piuttosto limitata, si rifaranno magari al Sanremo.

Chissà se i parcheggi in questo momento si sono liberati, il Pascoli guarda dall’alto la bellissima e innevata Garfagnana e le luci si spengono per trasferirsi di fretta a Brescia per la prossima gara, lì ci sarà un altro cliente scomodo Giandomenico Pizzaiolo Basso che scalpita in attesa di dimostrare che come lui non c’è nessuno, sarà una bella lotta per dimostrare chi è il re del CIR, lui estromesso per non disperdere forze sarà impaziente di attaccare tutti per dimostrare che lui dopo Galli è il vero re d’Italia.
Alla prossima.


foto Massimo Bettiol