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27 gennaio 2005
La 307 di Marcus Gronholm filava come un fulmine nella discesa che va da Beausoleil a Monaco lasciando dietro a se un’ampia scia di scintille, il lungo finnico aveva appena lasciato una ruota nella discesa che dal Turini va verso Sospel .

 Un’altra volta il sacro colle dei rally aveva fatto le sue vittime, i soliti spettatori dementi che hanno buttato la neve dopo il passaggio dei ricognitori hanno deciso in qualche modo l’andamento della prima gara del 2005.
Forse per questo motivo qualcuno aveva proposto di fare il rally in agosto! Ottima idea.
In ogni caso il Montecarlo resta una delle gare peggio organizzate e più assurde del campionato mondiale rally e non solo da quest’anno.
Sono anni che sento dire questo e sono anni che non cambia nulla.
Un parco assistenza a dir poco avvilente, con uno schieramento di security degna di uno spostamento di Bush, dove lo scopo principale era quello di NON farti lavorare.
Un team come quello di Rossetti che correva con una WRC è stato fornito di 4 pass meccanici, 2 ricognitori, 2 Vip (di questi non sono nemmeno sicuro) e fine della trasmissione gli altri fuori, perfino la signora De Cecco che si occupava del camper costretta a fare follie per comprare 3 baguette.
Ovunque tabelloni con segnati il colore dei pass di ben 20 tipi diversi… Ma per andare dove ?
La dobbiamo finire di scimmiottare la F1 perché i rally non sono la F1.

In compenso però tutta questa sicurezza nelle prove speciali era inesistente, Solberg nella prima ps ha problemi di freni, esce di poco e travolge uno spettatore. Rossetti che partiva dietro a tale Boland notoriamente compreso tra i non veloci del WRC trovava il pubblico in mezzo alla strada e anche lui mette sotto una signora che stava dove ovviamente non doveva. Viene fatto un esposto alla direzione di gara per partire almeno a tre minuti o nei 15 il giorno seguente. Esposto bocciato e il povero Luca viene fatto partire dietro a Baldacci ultimo delle super 1.6. Risultato nella prima ps del secondo giorno Luca deve guidare suonando il clacson per far spostare la gente che al passaggio della Punto azzurra si riversa in strada.
Ecco la sicurezza! Ma volete mettere uno spettatore che si intrufola nel parco invece? Che pericoloso, potrebbe anche domandare l’autografo a qualcuno…
Non parliamo poi degli spettatori che gettano neve in strada… ma dove sono i commissari?
E i sempre solerti gendarmi?
Ma no amici! Ci sono eccome.
Allo shake-down sono stato costretto da un gendarme a parcheggiare, credo poco dopo il Col di Tenda ed andare a Sospel a piedi e non c’è stato verso. Va beh che per la mia pancetta va anche bene ma peccato che questo signore ha fermato circa 50-60 auto in tutto non di più e da lì in giù posto ce n’era in quantità per parcheggiare almeno 3.000 vetture.
Dall’altra parte invece verso Mentone via libera e tutti intasati con code di chilometri. I commenti che ho sentito in giro sono stati terrificanti.
Due anni fa proprio su queste righe dissi che agli organizzatori del Monte non avrei affidato nemmeno l’organizzazione della cena della classe. Ne sono più che convinto.
Il percorso formula avanti e indrè che già fu demonizzato a Sanremo qui ha trovato una seconda giovinezza e qui nessuno lo ha criticato, ma certo siamo nella terra dei ricchi e come si sa i ricchi possono fare tutto.
Due ore per andare dal parco alle prove e due ore per tornarvi e poi altre due per andar su e altre due per tornar giù. Ma si può? Non è che si può fare un parco al mattino e uno alla sera e un refulling più gomme a metà? Troppo semplice e pensare che ci erano anche arrivati vicino a questa soluzione.
Incazzamenti a parte la gara non mi ha entusiasmato tecnicamente. Loeb ha fatto la prima prova e ha salutato tutti vincendo senza nemmeno curarsi di chi stava dietro, troppo superiore la Citroen e troppo bravo lui.
Queste vetture non piacciono a nessuno e oltretutto mi pare che ci siamo anche pochi che le guidano senza prendersi quintali di secondi oppure lasciandone pezzi importanti in giro per i monti.
Un certo Didier Auriol dato per rincoglionito solo due anni fa si prende il lusso, mettendoci anche dei soldi suoi di partecipare con una 206 di Bozian completamente meccanica e zac! Mette dietro un sacco di bella gente. Non so più cosa pensare ma i campioni sono campioni e basta.
Sinceramente mi aspettavo molto di più dai vari Sarrazin e Kresta ad esempio, mah… si dovranno adattare alla macchina. Si le Subaru hanno avuto seri problemi di freni e un aereo ha portato le pinze vecchie a Monaco giusto in tempo per la terza tappa, quelle nuove scoppiavano come petardi. Però non vedo dei gran fuoriclasse. Le Peugeot si sono male adattate alle nuove coperture e i piloti accusavano il team di non aver testato abbastanza, forse c’è già aria di smobilitazione e il mio ex-idolo Gronholm son più le volte che toglie una ruota di quelle che arriva sano e salvo. Markko Martin è sparito nella nebbia surclassato da Gardemaister che di asfalto non è che se ne intenda molto. Ormai, come in formula uno è questione di macchina e anche Toni diventa uno specialista del goudron.
Se le gomme italiane sono andate maluccio con le rosse francesi non si può dire altrettanto sulle Mitsu dove un rinato Panizzi ha fatto una gran bella gara. Harry Rovampera invece al Monte non è mai andato e ha corso unicamente perché il regolamento (tanto per cambiare ancora una regola) impone alla prima guida della casa di partecipare a tutti e16 gli eventi del WRC.
Ora improvvisamente si parla di riportare le gare a 12 sarebbe più saggio, anche se solo pochi mesi fa si parlava di 18 o addirittura di 20, si stanno pentendo o hanno paura di restare soli?
Mi pare che le tante riforme preparate stiano, per fortuna soccombendo alla logica, io resto dell’idea che i rally andavano benissimo fino al 2002-3 per cui non vedo motivo di cambiamento. Discorso diverso per le macchine che sono arrivate ad un livello assurdo, sono costosissime, inguidabili e anche pericolose basta uno sputo e volano via come coriandoli.
Il pubblico si incazza perché non sono spettacolari, non fanno rumore sono incollate al terreno e danno l’impressione di essere ferme.
Si deve trovare una soluzione che ovviamente per accontentare tutti tarda a venire, c’è chi sta preparando WRC chi WRC2 chi super 2.000, che cosa succederà ?
Certo che se si vuole uscire da questo buco bisogna trovare una formula che sia gestibile soprattutto dai team piccoli. Il super 1.6 che era una buona idea sembra destinato a sparire, vuoi per i costi e lo scarso ritorno della formula vuoi anche perché si impongono 7 gare con una a scelta da scartare e qui già l’esiguo gruppetto si scioglie come neve al sole, chi vince non viene considerato e per la stessa cifra i piloti preferiscono una WRC.
Di controparte è comica la storia di Tirabassi, lui ha chiesto di essere iscritto al PWRC un mese dopo la famosa data limite, messa dalla FIA come una minaccia “Se non avete il grano entro il 15 dicembre non potete correre” e tutti a diventar matti a chiudere i budget entro quella data.
Ma ai primi di gennaio ecco presentarsi Al Wahibi che tempo fa aveva abbandonato le corse consigliato nientemeno che da Allah in persona, gli era apparso in sogno consigliandogli giustamente di lasciar perdere con Mosley, Bernie e soci. Assieme a tale Teiskonen l’ennesimo bislungo finlandese in cerca di gloria (ben venga) chiedevano di essere ammessi in ritardo al PWRC.
Ovviamente e democraticamente la FIA/ISC ha chiesto il parere ai piloti già iscritti con i quali è stato diviso equamente il pacchetto di iscrizione ISC con la modica spesa di 52 o 55 mila Euri non ricordo ma non cambia nulla.
I piloti hanno dato parere favorevole “Ma si dai facciamo entrare il muslim e anche il polentone, chi se ne frega è appena passato il Natale!” e costoro sono stati immediatamente iscritti al PWRC (senza dividere ulteriormente il pacchetto ISC che teoricamente doveva essere ridotto). Ma dopo poco tempo ecco apparire un’altra richiesta di iscrizione (15 gennaio circa) tale Brice Tirabassi ex JWRC champion chiede ai piloti se lo accettano nel PWRC.
Stavolta i piloti si chiedono: “Ma che razza di termine è quello del 15 dicembre allora” e dicono NO.
Silenzio per un paio di giorni.
Dopo un po’ arriva un’email che dice “Brice Tirabassi è stato ammesso d’ufficio su decisione della FIA al PWRC” Beh… allora dico io, ma a che serve il limite di iscrizione, a che serve che si chieda ai piloti un parere e a che serve che la FIA faccia muso duro per qualunque cosa, vedi ad esempio se un pilota dello Jr. o del Produzione salta una gara perché ha finito il grano viene punito con multe galattiche con pubblica messa al bando e relativa sputtanata sul BB della gara.
Allora come si fa?
Semplice ve lo dico io… si dice: “Chi si iscrive entro il 15 Dicembre paga X e chi si iscrive entro il 15 Gennaio paga Y” Così cari amici (so che mi leggete) magari prendete anche due Euri in più invece che far incazzare la gente con tale prepotenza è ora di avere dialogo perchè tutti vogliono il bene dei rally non il male.
A proposito di sondaggi è andato molto bene anche quello della CSAI, pare che una moltitudine di schede sia stata perduta dalle poste, niente di più facile in Italia, però è strano che prima si diano tre giorni per inviarlo e poi a gennaio due mesi dopo si riesca anche a sapere quali schede sono state perdute e quindi telefonare a casa agli interessati per riformulare le domande. Poi chi mi dice che dall’altra parte del telefono non si scriva quello che NON dico invece di quello che dico? Siamo davvero alle vie del Signore che sono infinite. Staremo a vedere se mai ci saranno dei risultati, qualcuno potrà anche avere dei legittimi dubbi sulla loro attendibilità, non si sa mai.
Gia si guarda alla prossima gara la Svezia, addirittura in forse per mancanza di neve, ora pare si disputi regolarmente con un sacco di Italiani al via. Ci sarò lassù e spero di riuscire a mandarvi resoconti con foto ogni giorno.
A presto.