LA PRIMA VOLTA DI CRISTINA
  5 settembre 2006
 
Non ricordo bene quando la vidi per la prima volta, potrebbe essere stato appena fuori dalla sala stampa di un San Marino, stava intervistando Tonino Tognana appena laureato campione italiano dopo un nebbiosissimo rally, oppure forse era in qualche altra gara dell'anno dopo, non c'era sempre a dire il vero.


Rally Report era il suo giornale, una sorta di Tuttorally odierno, una creazione di Giovanni Bertizzolo ed Elio Simoni che a definire solamente appassionati di rally


sarebbe come offendere, furono dei pionieri creando quella rivista che veleggiò con successo per diversi anni nel panorama rallystico finchè non divenne scomoda per qualcuno e quindi eliminata piuttosto in malomodo, la verità fa sempre male purtroppo.

Non ricordo nemmeno come mi fu presentata Cristina o se mai mi intervistò da qualche parte, ma alla fine ricordo solo che un giorno le dissi “Questo fine settimana andrei a prendere le note del San Marino e dal momento che Loris non può venire perchè non vieni tu?” fu entusiasta “Sarebbe un grande onore e una bella esperienza per me che finora ho corso solo le gare della parrocchia” disse emozionatissima.
 

E così mi trovai in due e due quattro sulla strada del Titano accorgendomi che dall'agitazione avevo dimenticato a casa la valigia.
A dire il vero lavorammo sodo e i maligni non pensino che l'operazione sia sfociata in qualcosa di più tenero, lavorammo come due professionisti, facendo delle risate tremende nei trasferimenti quando cantavo a squarciagola, era il solo modo per tenermi sveglio in quelle magiche notti di ricognizione e poi via come cannoni nella terra illuminata dai fari biancastri del muletto.
“Lo sai che bombardi bene le note?” le dissi all'uscita di una prova.
“Quasi quasi cerco un sistema per farti fare una gara perchè meriti davvero”
L'occasione si presentò appena dopo, quasi come un miracolo.
Per una serie di coincidenze la Citroen decise di farmi fare il rally d'Aosta all'ultimo momento e Loris era già impegnato con Corradin con la Ritmo 4 Rombi al quale aveva dato parola da tempo.
Verini mi disse “Hai qualche navigatore che magari si paghi l'albergo?”
“Si ho una ragazza è la Cristina di Rally Report, sarebbero disposti a fare un servizio sul giornale in cambio”
Quando lo dissi a Cristina per poco non svenne al telefono “Ma sei sicuro? Io? Su una macchina ufficiale? Non ci credo.”
Quasi quasi dovetti sforzarmi per farle capire che era vero, di sicuro la Cri non dormì per parecchie notti anche se si dimostrò sempre molto calma e compita.
“L'Aosta è una gara nella quale spesso c'è la neve e se nevica vedrai come ci divertiremo”
Ed invece la partenza avvenne in un pomeriggio freddo e nuvoloso ma secco, tremendamente secco, affrontammo le prime quattro prove sull'asciutto e di giorno, ero deciso a far vedere comunque quanto andavo anche senza Loris che fatalità partiva davanti a me con il numero 5.
“Occhio che se nevica ti mordo il tubo di scarico” gli dissi alla partenza e lui con la sua solita calma si mise a sorridere “Ma deve nevicare tanto allora” “No no, ne basta un millimetro e vedrai come sono in forma, poi ho una navigatrice che è davvero brava” lui non la conosceva e di sicuro non avrebbe mai pensato lontanamente che la Cristina sarebbe diventata sua moglie in futuro, la conobbe proprio in quell'occasione quando timbravano assieme e gli chiedeva sbalordito i tempi.


Ci mettemmo subito in mostra con il pubblico quando in un tratto molto veloce della prova numero quattro (mi pare) restò indietro a causa di una nota importante scritta per prima nella pagina seguente, in pratica la sequenza risultò “ Destra piena e sinistra piena per destra piena in..... “ Qui girò la pagina e urlò a tutta voce terrorizzata “Sinistra Mediaaaaaaa” Mi vidi un muro di color giallo fatto in graffiato di cui ricordo ancora tutte le cazzuolate che i poveri muratori avevano da poco dato, lo vidi a pochi metri dal cofano. Non so esattamente che cosa feci perchè non c'era neppure il tempo di respirare ma riuscii a fare la curva in una maniera del tutto “creativa”. La Madonnina che sbucava da una nicchia sul muro si coprì gli occhi e mi gridò dietro “Non farlo più per favore” ma di sicuro ci mise del suo o sicuramente avrà reputato inopportuna la mia presenza nell'aldilà ma fatto sta che riuscii a passare tra il tripudio degli spettatori che non si resero conto della casualità dell'evento.
Ad ogni assistenza per tutto il rally arrivava qualcuno che diceva “Ero al tal posto... ma ti giuro che nessuno è passato così forte” ed io rispondevo tranquillo “Si mi sto solo scaldando adesso attacco e allora vedrai”
Poi sottovoce con Cristina, che nel frattempo aveva riportato tutte le note importanti di inizio pagina sotto pena capitale “Mazza che culo, ma come abbiamo fatto a girare?”
Passate le prime quattro prove avevamo 10 sec. di vantaggio sul nostro avversario più quotato Gianni Del Zoppo e la sua terribile Samba/Conrero, davanti a noi la lotta finale per il campionato italiano rally: Cerrato, Tabaton, Cunico e Biasion si giocavano il titolo, io quinto mi giocavo la posizione di primo dei normali con dietro fior di nomi non ultimo Corradin con Roggia che già iniziava ad alzare il baffo sapendo che nelle prossime prove iniziava a nevicare.
La notizia mi fece fare un salto di gioia, mai avevo corso nella neve e sapevo che su quel fondo sarei stato molto competitivo, non vedevo l'ora di metterci su le ruote.
Infatti nella prova di Pila la strada inizia piano piano ad imbiancarsi, è un vero divertimento la discesa con una mano sul freno a mano e dei numeri terrificanti ma senza mai un errore, riusciamo a fare il 4° tempo anche grazie a Cerrato che sbaglia gomme e paga diversi minuti i nostri avversari iniziano ad allontanarsi e i distacchi aumentano.


“Per voi abbiamo le NF e le GF per questo rally non sono ultimissima generazione ma sono buone” aveva detto il buon Mario Cravero della Michelin che ci forniva i pneumatici, nessuno aveva mai pensato che nevicasse a dire il vero, però avevo provato le NF e non andavano male anche se di trazione erano molto carenti. “Provo a mettere le GF vediamo se con così poca neve vanno meglio” Invece feci una cazzata perchè nella prova numero sette persi un bel po' di secondi non riuscendo a salire, mi sembrava di guidare con gli slick.
Appena finito la prova afferrai la radio “Mauro da Vittorio... Cambiamo subito gomme perchè queste fanno pietà mi son passati davanti anche quelli dello scuolabus e il lattaio”
Mauro Nocentini rispose con la sua solita calma “Va bene.. cosa dici se facciamo un po' di tagli per farle scaricare meglio?”
“Ottimo tu preparale bene che poi le facciamo andare noi”.
Cristina era impassibile per nulla spaventata da quello che avevamo dovuto fare per restare in strada, scendeva e chiedeva i tempi a tutti anche ai primi e poi tornava soddisfatta “Bravo sei andato bene” solo quella prova non scese a chiedere. “Aspetta” Le dissi “Aspetta... i tempi li chiedi quando abbiamo fatto la prossima che è anche bella lunga”.
Montammo le NF di nuovo stavolta però intagliate al centro in modo da raccogliere più neve possibile.
“Fammi sapere come vanno” Mi urlò Mauro dal finestrino appannato mentre stavo uscendo dal servizio, Verini era sparito e dall'inizio del rally che non si vedeva in giro, strano!
Appena iniziai a salire la Tete d'Arpy sentii subito che la trazione era un po' migliorata “Bene ora si da una lezione a tutti, forza Cristina bombarda bene che andiamo”


A fine prova il solito 5° tempo ma dietro a noi il migliore degli inseguitori Gianni del Zoppo era a ben 41 sec.
“Mauro, Mauro gli abbiamo dato quasi un minuto, sei un genio GRAZIE” Non ero ancora allo stop che avevo già chiamato per radio.
Da qui iniziammo a fare dei tempi davvero tremendi, dando dei distacchi strepitosi ai nostri diretti avversari, addirittura minuti, eravamo quinti senza nessun problema con alcuni minuti sui nostri diretti inseguitori.
Non so di chi fu l'idea ma ad un certo momento apparvero due gomme finlandesi le Timi, noi eravamo Michelin ufficiali per cui non potevamo montare altre gomme ma saltarono fuori queste due gomme, regolarissime nella chiodatura sia chiaro, mi verificavano ad ogni prova speciale però diciamo che non erano convenzionali, avevano lo stesso disegno di quelle delle 037 che però erano Pirelli e la stessa chiodatura solo che erano per 13” e non per 15”.
Partii per la prova numero 13 come una fucilata “Cazzo Cri come vanno 'ste gomme, altro che le NF” dietro comunque avevo ancora le NF per cui la stabilità della macchina non era il massimo e i numeri che ne uscivano erano davvero da manuale, credo che mai mi divertii così tanto in prova speciale.
I cronometristi a fine prova non ci ridavano la tabella e continuavano a fare somme e conteggi.
“Avete vinto la prova” Esclamò ad un tratto uno dei due più scioccato che stupito “Secondo Biasion, Terzo Cunico...”
“Caspita Cristina alla prima volta nel CIR vincere una speciale non è da tutti eh?”
Quasi si mise a piangere dalla felicità, soprattutto quando andò sculettando al tavolino del c.o. e come sempre i vari Siviero, Cerri, Tedeschini e Bartolich gli chiedevano con un po' di sufficienza “Quanto avete fatto?”
Lei seria “ 7.49 e voi?”
C'era da morire dal ridere a vederli girare le tabelle uno con l'altro ed esclamare stupiti “ma avete vinto la prova!!!”


Immaginatevi Cristina abituata nei rally-sprint e nei coppa italia, sconosciuta al mondo dei rally fino a quel momento presentarsi al tavolino e mettere tutti i suoi idoli dietro.
Nella prova successiva la ripetizione di Tete d'Arpy prendemmo anche Corradin e Roggia, li passammo in un tratto in cui si vedeva un bel tratto di strada, loro avevano delle gomme poco adatte in effetti ma li avevamo suonati bene anche prima di mettere le gomme miracolo.
Vedevo i suoi fari allontanarsi sempre di più fino a sparire nella bianca notte, mentre io ero occupatissimo a non lasciar intraversare troppo la piccola Citroen che mai aveva conosciuto momenti di gloria come in quella gelida notte.


Loris venne vicino nel buio della notte imbiancata, picchiò sul finestrino un paio di volte, aveva il berretto quasi sul naso e guardava da sotto “Ti ho visto... giù di lì... ” poi fece una lunghissima pausa quale solo lui sapeva fare “Bravo!” riprese “Bravo davvero” e se ne andò senza aspettare la mia replica. “Uè tonto guarda che non ti lascio a piedi sei tu il titolare di questo sedile” Gli urlai dietro mentre andava dondolando a testa bassa verso il c.o. Probabilmente domandandosi come mai non aveva corso con me.
All'assistenza successiva riapparve anche Verini con in mano una bottiglia di grappa, mai visto bere in tutta la mia vita, rideva come un matto “Bevine un goccio anche se la tiri sul muro ora non mi arrabbio più, bravo... bravo” e ri-scomparve di nuovo, ormai il mattino stava arrivando e si ritornava a fare le ultime quattro prove sull'asfalto asciutto, in quella zona il tempo era rimasto secco. Ero entrato nella neve con 10 secondi di vantaggio ne uscivo con quasi sette minuti e non solo per le gomme magiche che usai solo in 3 prove visto che poi persero i chiodi e dovetti rimettere le NF.
Le ultime quattro prove le feci con la massima tranquillità anche perchè lo spettro di un ritiro era sempre in agguato e già mi aveva tolto diverse soddisfazioni in passato, Del Zoppo mi piombò dietro come un caccia sul San Pantaleone lo feci passare e poi mi incollai dietro per vedere come guidava e per fargli vedere ceh andavo piano, mi diede un minuto e tre secondi, poi non mi feci più prendere ma è più difficile guidare con un largo vantaggio che non con un piccolo svantaggio.


L'arrivo fu trionfale e Cristina quasi si mise a piangere, un antipatico commissario mi attaccò sul vetro l'ordine di verifica d'ufficio, me ne andai in albergo a cambiarmi quando il telefono suonò, era Mauro con una voce da funerale.
“Ci hanno escluso...”
“Come? Cosa?”
“Ci hanno escluso per una cosa che non esiste, i bulloni che tengono il disco freno sul mozzo, sul gruppo B sono LIBERI e qui mi dicono che sono 8 anziché 6, non sanno cosa inventare, la verità è che sei andato troppo forte e hai dato fastidio a qualcuno...”
“Ma scusa non è per caso che sia stato per le gomme? “ Chiesi sospettoso.
“No le gomme le hanno sequestrate quando le hai tolte e sono regolarissime, me le hanno già ridate”
“E' stato il dispetto di qualcuno e penso anche sapere di chi è”


Non seppi mai che dispetto fu o perchè e se qualcuno ce l'avesse con me con lui o chissà chi, fatto sta che i bulloni erano davvero regolari.
Verini preferì non interporre appello quanto membro della sottocommissione rally della CSAI avrebbe creato una situazione spiacevole.
“Cosa te ne importa... questi tempi resteranno sempre e la classifica tra poco non la vedrà più nessuno, hai fatto una grande gara sei già stato confermato per il prossimo anno... dai su ridi...che così forte non sono in tanti ad andare” Mi disse con la sua proverbiale calma. “Tra poco arriva la 4x4”
Cristina ci restò malissimo ma quella gara fu per lei determinate, diventò poi una bravissima navigatrice correndo con molti piloti affermati e dame quali Pierangela Riva e Paola de Martini, conobbe quella notte colui con cui divise la sua vita fino al maledetto Salento 2003.


A me è restato un ricordo molto positivo e ho sempre considerato quella esclusione come un fatto che non mi riguardava e che non influiva nella mia prestazione, non ho mai saputo la verità anche se le mezze parole di Mauro mi hanno sempre posato l'attenzione su spettri che purtroppo ho rivisto in seguito troppe volte.