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LA COLLINA DEI CILIEGI
25 settembre 1005

Salire la strada che porta al Colle d’Oggia è sempre una grande emozione, inerpicarsi lungo i tornanti che da Carpasio portano alla cima fa un effetto incredibile, per me è un

po’ il Maracana dei Rally, non c’è edizione della gara ligure, mondiale o no che non sia passata di là, è una strada bellissima che ti invita a guidare senza nemmeno accorgertene ti trovi a fare traiettorie bellissime sparato di curva in curva dalle ondulazioni del terreno.

Sul passo poca gente, a dispetto delle migliaia di persone che vi sostavano una volta, quasi nessuno oserei dire, il piccolo canyon che ti spara verso Ville San Pietro è addirittura deserto mentre una volta era là che si mettevano i “tecnici” per vedere chi mollava o no prima di iniziare la discesa.

Un po’ di malinconia, quattro passi e mi metto quasi in cima allo scollinamento sulla sinistra prima dell’inversione ad aspettare i passaggi, sembra uno stadio vuoto il colle a dispetto di chi lo voleva pieno solo in sala stampa.

Pierino è impeccabile guida davvero bene anche se si vede chiaramente che non è all’attacco, ma la sua Subaru, così come tutte le macchine moderne sembra ferma, soprattutto nel tratto dopo il tornantino dove complice il rumore attutito dai silenziatori i pochi giri di utilizzo del motore e il bang la fa sembrare ad una fila di bussolotti, sarò retorico, i miei nemici ne godranno, ma quanto era più bello il motore della 131 o dell’Audi Quattro?

Quando da piccolo andavo a vedere un film del terrore, nelle scene di paura non chiudevo gli occhi ma mi tappavo le orecchie e la paura passava. Strano ma è così anche a guardare queste macchine, da dentro fanno paura ma da fuori sembrano piantate nell’asfalto….

La gente si è disappassionata (se si può dire) dei rally perché le macchine stanno troppo in strada e non fanno rumore, non c’è niente da fare io la penso così e in più anche se sembrerebbe un paradosso le macchine vanno troppo forte e quindi sono anche pericolose, cose da non credere, ma provate a salirci dentro e vedrete che impressione. Si abbassano i tempi delle 037 di minuti e il pubblico le rifiuta perché sembrano dei bussolotti saldati sull’asfalto e anche sulla terra ormai la musica cambia poco. Quest’anno ho visto una ventina di gare o forse di più e la gara che mi è piaciuta di più dal punto di vista dello spettacolo è stato il rally di Idro, uno sprint dove le Clio A hanno davvero fatto numeri divertenti, perché sono macchine di 15 anni fa, che vanno di traverso e fanno casino.

Per il resto ho visto dei bei piloti, primo tra tutti Sottile che mi ha entusiasmato con delle linee da mondiale, Perico bravissimo ha fatto la sua più bella gara e da oggi è un pilota che ha vinto il Sanremo non una gara qualunque, era l’unica gara che aveva già fatto e che conosceva alla pari degli altri e ha mostrato quanto vale, sono sicuro che il prossimo anno sarà un grande protagonista del CIR.

Sottile è stata la vera rivelazione dell’anno, pur non giovanissimo ha patito le pene dell’inferno per avere sotto il didietro una buona macchina e alla fine ha dimostrato di essere sempre tra i top anche se ogni tanto il mezzo lo ha piantato, merita un programma “giusto” per il prossimo anno come ha sempre sostenuto il suo scopritore Sandro Bordignon che per lui ha fatto davvero dei sacrifici.

Mi sono piaciute le Panda con Barbati che secondo me è un fuoriclasse, guida davvero bene, come Paire che invece ha un po’ troppo impeto per quelle macchinette e perde qualcosina proprio per questo. Bello il cinema creato da Scannavino e soci che hanno riesumato nientemeno che Giorgio Pianta un po’ invecchiato ma sempre col suo maglione Martini che aveva nell’86 quando correvano per lui Alen, Biasion e Toivonen. La Panda sarà il trofeo del futuro per i giovani, se sapranno gestirlo bene, il prossimo anno avranno una valanga di iscritti e mi sa che dovranno studiare un frazionamento nelle partenze per non avere all’assistenza tutte le mosce blu ammucchiate altrimenti c’è da rabbrividire, comunque complimenti tra poco avremo qualcosa di degno su cui caricare i nostri figli.

Tra le voci di radiorally ha tenuto banco per un bel po’ lo spostamento di data del Costa Smeralda, alcuni mesi fa si voleva portarlo a tutti i costi a ridosso del rally dei Sette Comuni adesso lo si vuole mettere in concomitanza col Rally delle Miniere, stranamente tutti validi per il trofeo Subaru, come sempre non si sa niente ma i team erano alquanto inferociti, traghetti e alberghi già prenotati caparre che vanno a perdere e avanti così, mentre nessuno sa nulla rischiando di protrarre il campionato di quasi un mese a campioni già decisi. Bah!

La tappa di notte è stata notevole, si respira sempre un’aria diversa e vedere i fari che bucano la foresta è sempre bellissimo, l’ho trovata una buona idea, se non fosse che poi per rispettare i soliti regolamenti fatti a casaccio bisogna star fermi almeno 12 ore e quindi una giornata buca per tutti, un parco al pomeriggio con giro turistico della città e partenza l’indomani mattina alle 9,30 ora apertura negozi. Capisco che gli organizzatori non potevano fare diversamente perché le regole ci sono e solo alcuni eletti le possono infrangere, ma una deroga per snellire la gara la CSAI non poteva darla? Tanto per abbassare i costi visto che è di moda (solo a dirlo però) si stava in giro tranquillamente un giorno in meno che dal punto di vista economico ripartito nei vari team non guastava.

Il vecchio Cunico diceva che di notte non si può correre, caro vecchio Frank ma se hai corso per  tutta la vita di notte! Sai qual è il problema che dopo i 40 di notte non ci si vede più una mazza altro che! Forza dai che sei sempre un vecchio leone e anche qui hai detto la tua alla grande sei il Blomqvist italiano proporrei alla CSAI una categoria over 48 con dei bonus per i reumatismi, la gastrite e la vista corta, il resto dovrebbe funzionare altrimenti ci sono i rimedi ormai!

Degli under invece Scandola si è laureato campione italiano, è bravo il lungaccione e ha entusiasmato Pirollo che ferma chiunque per la strada dicendo “guida come Zanussi”, speriamo per lui che abbia anche le donne che aveva Zanussi, me le ricordo ancora nelle notti tormentate.

Perego per me è molto bravo anche se la vettura gli fa i dispetti come li ha fatti al suo capitano Navarrone che sul fatto di lottare in silenzio è un gladiatore, la sua Mitsu è un aereo ma lui la porta dove vuole anche se le marce vanno e vengono e gli fa temere addirittura di non salire sul palco di arrivo, con un po’ di affidabilità in più mi sa che Pierino avrebbe sofferto molto di più a portare a casa lo scudetto, anche in vista delle ultime due gare su terra (se non recuperano Il Targa Florio). Un altro che mi è piaciuto molto e che secondo me ha fatto un gran campionato è Bizzarri, sempre velocissimo con i razzi di Munaretto ha solo il difetto di parlare poco e spesso la gente si dimentica di lui, ma al cospetto della passata stagione con la Punto quest’anno ha fatto un gran campionato, vedremo se arriva la Super 2.000 lui e Perico saranno un bel duo con Munaretto ormai promosso a Top Team per meriti di guerra.

Rimandato il Dalla, quest’anno non è riuscito a tirar fuori quello che lui vale, secondo me e ne abbiamo anche parlato insieme non interpreta bene la macchina, lui dice giustamente che non riesce a sentirla e per questo motivo non riesce a guidarla, però anche a vederlo passare le sue linee non sono quelle che ricordavo io, vedremo…

Ago ha corso con un bel febbrone e nella hall dell’albergo mi ha anche detto che c’erano stati degli attentati a Milano… è stato bravo a finire quinto e soprattutto a vedere la strada visto che gli attentati non c’erano.

Gamba è un mistero, velocissimo con la Mitsu ora sembra saldato al terreno con una Subaru che non sembra andare molto meno di quelle giuste, che gli succede? Credo che la botta di due gare fa si sia fatta sentire e per lui sarebbe utile lavorare per toglierne gli effetti, penso che sia solo quello il problema.

Andreucci credo che abbia tirato il massimo possibile dalla Punto anche se all’inizio mi pare abbia patito delle gomme troppo scolpite, poi credo che la piccola Fiat ormai sia sul viale del museo.

Cantamessa è invece un bel pilota, di peso e non guida per niente male anche se dove l’ho visto io era un po’ innervosito dalla foratura che gli ha fatto perdere un paio di minuti e il senso della traiettoria, lui comunque ha fatto un bel campionato difendendo Pierino in maniera degna, ora deve fare l’ultimo balzo per cercare di far diventar blu anche il campionato costruttori, che non è per nulla scontato.

Luca Rossetti è stato grande con la piccola Peugeot ha vinto gara e campionato con una superiorità schiacciante, Bettega bravissimo ma con un mezzo inferiore ha perfino lottato all’inizio con il mitico Condrò che con la “stravecchia” 205 ha fatto le sue solite cose incredibili, linee bellissime e comunque un motore da non sottovalutare, per il resto il mitico Albino sa davvero dove si deve passare, mi piacerebbe vederlo con un super 1.6 di quelli giusti… mi sa che stupirebbe anche Dio.

Anche questo CIR è praticamente finito e in poco tempo ci ritroveremo al Ciocco in cerca di parcheggiare davanti al colossale albergo per iniziare un nuovo CIR quello del 2006. Chissà come saranno le squadre il prossimo anno, chissà come mai abbiamo il più bel campionato nazionale del mondo e così pochi spettatori, chissà come mai da noi gli N4 vanno più forte dei super 1.6 e chissà come mai certi 1.6 vanno piano solo qua e altri vanno forte solo qua… O quasi…

A presto amici!

Foto Massimo Bettiol