LA RIVINCITA DEI BATTUTI
12 marzo 2007

Gli uomini vestiti di bianco smontavano lentamente il capannone, qualcuno ridacchiava di cose che con la gara non centravano nulla, qualcuno invece aveva il volto funereo e

abbacchiato, loro non sono abituati a perdere e il pianalino prestato da Nocentini riportava indietro anche la turbo diesel, kaputt anch'essa troppo presto.

Giandomenico mi era sembrato subito nervoso, le sue prime curve nella prova spettacolo erano più uno sfogo di rabbia che non un logico sviluppo di delicate traiettorie, cattivo come non mai, quasi a violentare la strada, alla fine forse impressionato dal tempo fatto segnare prima di lui dalla sua rivale francese, oppure davvero fuori da ogni grazia di Dio per la designazione di pretendente al titolo italiano assoluto, il pizzaiolo di Cavaso stavolta ha fatto invece una frittata. A nulla sono valse le cure per rimettere in sesto la bianca torinese, il motore ha detto basta nella prova successiva, forse proprio a causa dell'uscita di strada della sera precedente costringendo così gli immacolati a caricare tutto e far rotta verso Torino.

Il previsto duello con Rossetti non si è visto e Luca invece ha pagato cara una foratura quando sembrava prendere la testa della gara con autorità. Ha lasciato un sacco di minuti nella sostituzione della ruota, l'impressione nel vederlo passare era quella di un pilota che andava un po' sotto il suo limite e di una vettura stupendamente assettata, stavolta è andata così ma Luca è seriamente candidato a vincere delle gare quest'anno, forse gli mancherà l'esperienza per far suo il campionato però lui impara presto e investe molto su se stesso, saprà vincere molto, chi ha puntato su di lui ha fatto benissimo.

Il Ciocco è sempre lì in cima al nebbioso colle, da trent'anni sede di una gara molto bella, con strade difficilissime e un pubblico appassionatissimo che lentamente sta tornando a vedere le corse su strada dopo una parentesi che sembrava decretarne la fine, quest'anno a mio parere c'erano più spettatori, forse qualcuno ha capito che non è necessario vedere le WRC per avere spettacolo o forse semplicemente perchè il rally non muore mai essendo uno sport che tocca la gente da vicino, certo che non ci sono paragoni con i pienoni degli anni ottanta, ma alla fine tra un parco meglio strutturato rispetto al passato e le prove speciali ben accessibili l'affluenza credo sia stata più che soddisfacente.

Gli iscritti erano comunque pochi anche se qualificati, in effetti mancano i privati delle classi minori che ormai spendono le loro risorse nelle gare di zona o in trofei vari e sono poco interessati a fare gare solo per il gusto di parteciparvi, se va bene vengono ripagati con una coppetta e neanche una riga in un qualunque giornale, spediti nel Bronx del service park senza alcuna possibilità di farsi vedere, presto si accorgono che l'utopia di partecipare a quella gara non vale un coppa italia.
Sono convinto che anche undici gare sono troppe per le risorse che ci sono in giro e gli altri 3 campionati TRA Terra e IRC fanno molti più iscritti del CIR.

Comunque sia Ucci l'ha stravinta non c'è dubbio, con un mezzo impressionante e senza fare una piega ha fatto il bis in quella che solo qualche anno fa sembrava per lui una gara stregata, a vederlo passare sembrava un indemoniato tra pelate e recuperi da manuale, l'impressione era quella che non ce ne fosse più, lui invece si è gestito alla perfezione senza nemmeno un errore tranne uno “spin” nella prova spettacolo della prima tappa lui “il vecchio” ha fatto vedere che nei rally conta molto l'esperienza, quella che i giovani ancora non hanno e che invece tutti pretenderebbero che avessero senza aver investito prima su di loro. I nostri giovani stanno crescendo bene e qui forse si è iniziato un nuovo libro con nuovi capitoli, forse l'Italia rallystica sta girando pagina... almeno in questo senso perchè per il resto la muffa resta. Qui si sono viste cose che prima non si potevano immaginare. La super 2.0 sembra essere davvero su un altro pianeta perchè tolto super-Ucci in certe prove il distacco verso gli altri era davvero pesantino. Perico ha portato una super 1.6 in posti che nessuno ormai ricordava più, lui forse è quello che ha guidato meglio di tutti, come mai che lo scorso anno non entrava nei dieci con una macchina che sulla carta doveva essere più che vincente e quest'anno con una macchina che dovrebbe essere ormai obsoleta va sul podio e con che tempi? Chi lo sa! Però sta di fatto che lui usa la strada meglio di tutti, guardatelo e mi darete ragione. Forse la super 1.6 è la sua macchina ideale, o forse la Subaru non gli andava a genio oppure lui non andava a genio alla Subaru, chi lo sa ma ora che arriverà la super 2.0 credo proprio che qualcuno si mangerà le mani e si rimangerà delle belle frasi sparacchiate a caso. Stesso discorso per Perego, anche lui è andato forte anche se ha perso subito una minutata per uno stallonamento, comunque come tempi era spesso nei cinque e se la giocava con Ago, Cantamessa grande secondo, meritatissimo e con brivido finale dell'esplosione del differenziale, anche lui che sembrava ormai “scartato” buttato nel più profondo del cesso con l'infamia di essere un rompicoglioni, cambia giacca e fa un risultato de fuego, ma che strano!

Nebbia fitta invece alla Subaru, Longhi fermo subito con un braccetto rotto, mentre Ago mi è sembrato piuttosto disordinato nelle traiettorie, forse la macchina non è ancora a posto, “E' strano” diceva Alan della Prodrive “Meglio di questa macchina non possiamo, davvero non sappiamo dove iniziare a cambiare” Certo che l'ex armata blu non ha passato un felice momento, così come da tempo ormai nel WRC. Si rifaranno di sicuro anche se da dietro qualcuno mormorava ridendo “Toglietegli la flangia” in effetti sembrava in difetto di motore a vederla.
Scherzi a parte e ragionando su un punto fermo che dovrebbe essere la Clio di Perico pare che le Subaru vadano meno dello scorso anno e che il famoso detto “Solo in Italia le N4 stanno davanti alle super 1.6” sia improvvisamente smentito, chissà chi lo sa ma ho la sensazione che le cose siano cambiate sotto molti aspetti con l'arrivo della Fiat. Parlando sempre di giovani Medici e Gamba hanno fatto dei tempi fantasticii, molto bella la nera svizzera e altrettanto efficace la blu Erg di Matteo, ma allora i giovani vanno, ci sono! Così com'è andato forte Signor anche lui un gran mezzo e lo ha saputo portare alla grande, certo manca l'esperienza e qualche cazzata si fa, proprio come Medici sull'ultima prova scatenando cori di “Ecco là avevo detto che quello non è un pilota” se ascoltiamo quei gufacci dovremo tenerci Ucci e Travaglia fino al compimento del novantaduesimo anno, LASCIATELI CRESCERE e SBAGLIARE ci vuole tempo per fare un pilota e ora stiamo per raccogliere i frutti, quest'anno ci sarà una bella svolta a quanto sembra di vedere, ma ricordate bene che un pilota inizia ad essere vincente dopo i 30 anni, prima deve farsi le ossa, imparare a guidare, imparare dove mettere le ruote e magari a cambiarle in prova ed imparare le gare, capire gli assetti nessuno dei giovani può contare su un bel programma di test, nessuno guida la macchina prima dello shake-down e cosa si pretende che vadano come chi ci sta su tutto il giorno e conosce le gare come le scale di casa sua? Beh qui in Italia la situazione è un po' questa e non mi pare giusto. Io sostengo che abbiamo dei bei piloti e qualche pallido sforzo per aiutarli si è anche visto, ora bisogna avere la pazienza di aspettare i risultati poi potremmo finalmente dire di avere dei ricambi validi anche se magari un titolo mondiale non lo portiamo a casa da un bel po'.

Ad esempio uno come Torlasco, è uno che va fortissimo, solo che non ha il grano per fare il salto, sta cercando di fare le gare importanti per conoscerle e per in un eventuale domani essere in grado di correrci con auto da assoluto, se questo dovesse succedere come adesso succede a Paire che Munaretto sta aiutando praticamente di tasca sua, bisogna pianificare un bel periodo di adattamento che dipende da molte cose, troppo facile dire “non sai andare” qui la gente pensa di trovare Loeb nell'uovo di Pasqua ed invece anche Loeb si è fatto il suo bel tirocinio zitto zitto si è fatto un bel mazzo per poi iniziare a vincere seriamente intorno ai trent'anni e lui è un gran fenomeno ed è stato “votato” al mondiale perchè la sua federazione lo ha aiutato seriamente altrimenti finiva a fare il C.F.R. con la Super Panda. Insomma i discorsi sono sempre quelli solo che qualche volta mi stupisco che certa gente non capisca nulla di più che la valigia, quindi largo ai giovani (se i papà hanno i soldi).
A proposito della Super Panda ho visto molto bene anche Fornaciari è giovane e bravo chi ha soldi per aiutarlo scagli la prima offerta non se ne pentirà.