LACRIME SUL PRINCIPATO
23 gennaio 2006

Il portiere di notte mi guardava con due occhi stupiti mentre scendevo barcollando le scale, fuori il Principato di Monaco non dormiva ancora e quasi tutti i locali erano ancora aperti con gli ultimi ritardatari appoggiati ai banconi a bere l’ultimo bicchierino prima di andare a letto.

Era un po’ di tempo che non mi infilavo in un muletto alle 2,45 del mattino, tempo fa avevo giurato su qualunque cosa che questo ingrato mestiere del ricognitore non lo avrei più fatto. Ma chi può dire di no al nostro grande Gigi nazionale? E così ho arrangiato alla meglio il mio ritorno dall’Argentina giusto in tempo per spararmi direttamente nel barocco Principato ad assistere il nostro unico alfiere impegnato nella gara più difficile del mondiale rally.

Neanche un mese prima della gara, dal Giappone arriva una notizia davvero terribile, i Japan cenano male, si svegliano di malumore e chiudono tutto. Tutti a casa! Siamo stufi di farci prendere per i tappetini dagli inglesi, preferiamo fare la Dakar, i rally non ci interessano più e tra l’altro abbiamo anche pochi Yen da spendere. Così oltre a Peugeot, Citroen, Marlboro, anche la Mitsu, leggendaria protagonista dei tempi passati esce dalla scena mondiale lasciando un vuoto davvero difficile da riempire soprattutto per il nostro pilota di punta che dopo aver rifiutato ghiotte offerte (Ford) si trova ora a sfogliare una margherita con più spine che petali.
D’altronde non per fare la Cassandra dei rally ma qualche tempo fa avevo scritto un pezzo intitolato “Medioevo no grazie!” pronosticando un ritorno agli anni 87-92 nei quali solo una casa partecipava seriamente al mondiale monopolizzando tutto. Nel 2003 quando si correva con tre macchine a testa c’erano una ventina di piloti tra ufficiali e quasi ufficiali o aspiranti tali, ora di piloti ufficiali ce ne sono 3, gli altri pagano (dai 200 ai 300 mila a gara). Perfino Warmbold si è stufato e il vecchio girava per il parco dicendo che è un mondo di m….
Forse sarà la legge delle vacche magre ma se dietro manca lo sviluppo della casa ufficiale ben presto le Citroen e le Peugeot senza parlare della Mitsu si troveranno con una macchina obsoleta nettamente meno veloce delle altre che tra non molto monopolizzeranno il mondiale in tutti i sensi, anche nei noleggi. Gli inglesi non hanno mai perso una guerra e la loro diplomazia è sempre stata piuttosto efficace, ora nel WRC è tutto inglese, perfino la Pirelli che in teoria sarebbe Italiana ha ben pensato di mandare a casa un personaggio come Liatti per sostituirlo con Mark Higgins e di mandare Brivio ai test visto che era uno che ne capiva qualcosa di mondiale. Risultato nelle prime tre prove, le uniche in cui la scelta delle gomme era piuttosto complicata i Pirellini vanno con le slick e arrivano alla fine con i capelli dritti e una valanga di secondi in saccoccia. Sebastiano invece mette i chiodini solo nella parte interna e da una passata a tutti nella prima speciale, il nostro Gigi rifiuta seccamente gli slick e monta i neve senza chiodi (la scelta migliore nell’economia delle 3 speciali) e fa un gran bel tempo sulla prima, poco più di un sec/km da Loeb e a mezzo secondo da Panizzi anche lui con i chiodi, La Couiolle Gigi non l’aveva mai fatta mentre i francesi la conoscono un po’ come noi conosciamo il Langan. Nella seconda prova Gigi fa più o meno lo stesso tempo solo che la vince Gronholm sempre ad un sec/km e la terza, dove avrebbe probabilmente guadagnato qualcosa, gli organizzatori preferiscono non disputarla a causa del mega ingorgo che permette solo ai primi undici di entrare nel giro.

Devo dire che la colpa più che degli organizzatori mi è sembrata della Gendarmeria che era dislocata troppo avanti, hanno permesso a due camion di entrare nel trasferimento fino alla prima macchina parcheggiata male e lì tutto si è bloccato. La cosa che fa più rabbia è che siamo tutti rimasti fermi più di un ora senza che nessuno si preoccupasse del problema. Ad un certo punto (dopo almeno mezz’ora) nel fiume sottostante è atterrato l’elicottero degli organizzatori, sono scesi in due e sono corsi verso il paese a prendere i gendarmi per le orecchie, li hanno portati all’ingorgo schiacciandogli il naso contro i camion come quando i gatti fanno la pipì in casa e da lì sono riusciti a sbloccare la situazione quasi subito ma ormai era già scoccato il “Tutti a Monaco al Service park” . Ad un certo punto uno dell’organizzazione ha imprecato contro gli Italiani accusando i nostri tifosi di essere troppi e di aver intasato con i loro camper il rally. Devo dire in effetti che il camper non è il mezzo più adatto per andare a vedere la gara e che il loro parcheggio diventa davvero complicato se non effettuato per tempo, da notare che quando sono passato di là alle 3,45 del mattino di gendarmi ce n’erano a tonnellate e addirittura non volevano farmi passare, poi quando costoro servivano davvero erano tutti in centro a St.Saveur sur Tinee al bar, poi alla FIA si lamentano del Sanremo o del Rally d’Italia… Mah!!

Che il Monte abbia sempre sofferto di questo problema non è un mistero ma anche la brillante idea di far confluire l’andata della ps uno con la fine della ps tre sulla stessa strada che tra l’altro aveva anche dei lavori in corso non mi è sembrata una genialità, forse lo scorso anno con 30 iscritti e senza Gigi Galli si erano illusi che la loro gara fosse ormai al top dell’organizzazione, invece si sono sbagliati e la Gendarmeria pure.

Credo che il 50% degli spettatori fossero tifosi di Gigi, non ho mai visto tanti tricolori in prova nemmeno ai tempi della Lancia, peccato che il sogno sia durato solo due prove, Gigi è uscito alla quarta dopo 2,6 km su un piccolo rigagnolo toccando un muretto e rompendo il braccetto dello sterzo, credo abbia corso poco tranquillo anche se sembrava il contrario. Pianificare una vita per arrivare ad essere pilota ufficiale nel mondiale e poi quando il sogno si avvera la casa decide di ritirarsi a meno di un mese dall’inizio del campionato suona davvero come uno shock, spero vivamente che gli venga data una possibilità perché in questo momento lui è davvero uno dei 3-4 piloti più veloci in assoluto. Molti altri non sono degni nemmeno di legargli le scarpe e viaggiano con aerei impressionanti che non oso pensare se fossero sotto il livignasco sedere. Sicuramente potrebbe rischiare meno e correre con più tranquillità.

Sulla prova numero sei anche sua maestà Loeb tira una nasata e addirittura si diceva che non sarebbe ripartito causa i danni piuttosto ingenti, invece il mostruoso alsaziano riparte come se niente fosse e acciuffa una seconda piazza molto utile per il campionato, il super rally non è una buona idea per il campionato, in fin dei conti chi si tira contro un muro dovrebbe perdere almeno il diritto a prendere punti, ma qui ormai non si capisce più niente. Poco tempo fa sembrava che nel mondiale piloti prendessero punti solo i piloti che disputano tutte le gare e poi se uno si tira contro il muro tre volte in tre tappe e a fare il mondiale sono in 4 arriva quarto… Show must go on, ma se togliamo i tifosi di Gigi a Montecarlo ci sarebbero stati quelli della vecchia canzone di Sergio Endrigo, “Il cane il gatto io e te” e forse le speciali non si sarebbero intasate… Gigi è il Valentino Rossi dei rally e PEGGIO è praticamente a PIEDI…Robe da non credere!

Scherzi a parte il pubblico era davvero tanto ed erano anni che non ne vedevo così tanto ammassato lungo la strada, segno che anche i privati tanto declassati dagli inglesi, che vorrebbero riservare il WRC solo per chi lo fa tutto, fanno cassetta e alla fine quello che vorrebbero le case è proprio che ci sia il pubblico, mentre la televisione che mai c’è stata, non sembra portare quella ventata di popolarità alla specialità ne’ tanto meno di ritorno pubblicitario.
Proprio come al service park, la parte del WRC blindata come non mai “GUAI a chi si avvicina” gli altri in mezzo al casino più nero che si arrangino, va beh, contenti loro a me poco mi cambia, vorrei vedere la faccia di uno sponsor là dentro se non va a dare il grano a tutti tranne che ai rally. Sinceramente non li capisco bene, però a quanto pare non accettano nemmeno consigli e appena scrivi qualcosa ti prendono per un orecchio e giù carne. Pazienza!

Gigi alla fine ha rotto il cambio nella seconda prova della seconda giornata, era ripartito con poco entusiasmo e il cambio lo ha appiedato un po’ troppo presto senza permettergli di ritornare di nuovo in partita, ci guardavamo mestamente negli occhi mentre mangiavamo una pasta sotto la tenda della RallyArt Italy che ha patrocinato la spedizione, adesso in Svezia potrebbe riscattarsi, lo scorso anno fece una gara stupenda e quest’anno deve fare lo stesso, poi il futuro nessuno sa come sarà, ma lui ci spera sa di meritare un posto più che ogni altro e il pubblico che lui muove nessuno lo muove nemmeno King Seb, lo vorrei vedere il Gigio con quella bestia lì, poi ne parliamo!


Foto Stefano Romeo