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MS Munarettoi al Rally del Lazio con Vellani e Zigliani

Zigliani-C-ACTUALFOTO

La corsa, valida come Finale Nazionale Coppa Italia Rally, vedrà al via Roberto Vellani e Ludwig Zigliani, rispettivamente in corsa per la vittoria assoluta e di classe S1600.

Tanto spettacolare quanto tecnico e selettivo: queste le caratteristiche peculiari del Rally del Lazio, con le incerte previsioni del meteo che potrebbero complicare ulteriormente un ultimo weekend di Ottobre che si preannuncia entusiasmante.

Per il secondo anno consecutivo valida come Finale Nazionale Coppa Italia Rally, la difficile corsa frusinate raggrupperà i migliori tre assoluti ed i vari vincitori di classe provenienti dalle nove Zone d'Italia. In base al risultato finale del Rally del Lazio, dunque, vi sarà un solo Vincitore di Coppa Italia per ogni categoria.

Saranno ben centocinquantacinque gli equipaggi che si sfideranno sui circa ottantaquattro chilometri di prove speciali dell'evento laziale, ricavati nei dintorni di Cassino, con la prova speciale di Rocca d'Evandro che addirittura sfocerà nella vicina Campania.

Saranno Roberto Vellani e Ludwig Zigliani i due portacolori del team MS Munaretto.

Il primo sarà a Cassino dopo essersi aggiudicato la Zona 5, che raggruppa Emilia Romagna, Marche, Repubblica di San Marino e Umbria. Per la prima volta al volante di una Škoda Fabia Rally2 Evo, il pilota reggiano, con Gabriele Romei alle note, transiterà sulle prove speciali già percorse nel lontano 2005 al Rally Lirenas, puntando in questa occasione al titolo assoluto di Coppa Italia Rally, nonostante una ricca schiera di avversari.

Diverso l'obiettivo di Ludwig Zigliani: reduce dallo sfortunato ritiro al Rally del Sebino, l'esperto driver bresciano cercherà subito di rifarsi sugli insidiosi asfalti laziali, dove punterà al titolo di classe S1600. Già vincitore nella Zona 2, quella che comprende Liguria e Lombardia, Zigliani darà il tutto per tutto per imporsi e vendicare il quarto posto colto nella passata edizione, forte del feeling con la Renault Clio S1600 e con il fido navigatore Giuseppe Rota.

Foto: ACTUALFOTO