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Matteo Ceriali, non è soddisfatto del suo Castiglione Torinese

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Il portacolori di New Racing for Genova, affiancato dalla navigatrice della Val Chisone Vanessa Lai, non riesce a trovare il ritmo giusto nella gara della collina torinese. Ma ogni rally regala maggiore esperienza al pilota valsusino che, dopo un periodo di riposo (rallistico), in autunno rimetterà il casco in testa. Magari sulla terra, fondo che lo attrae in modo particolare

CASTIGLIONE TORINESE (TO), 1 giugno – Si dice che non tutte ciambelle riescono con il buco, e spesso non si sa nemmeno il perché. Ne è convinto Matteo Ceriali che al recente Rally di Castiglione Torinese ha conquistato l'ottavo posto finale sulla Škoda Fabia evo curata da Roger Tuning, affiancato alla navigatrice della Val Chisone Vanessa Lai.

"Non c'è una ragione specifica per cui sia venuto fuori questo risultato che non mi soddisfa e non è in linea con le mie aspettative prima delle gara" commenta il pilota valsusino che rimarca. "In tutte le prove speciali mi sono classificato fra la settima e l'ottava posizione, senza avere un colpo di reni verso l'alto e senza nemmeno avere problemi che mi abbiano spinto indietro". In realtà un problema c'è stato, a causa di una foratura sul finire dell'ottava prova speciale, senza che il fatto abbia influito sul tempo registrato in prova (settimi assoluti). "Abbiamo forato a un centinaio di metri dalla fine prova, uscendone senza perdere tempo. In quel frangente abbiamo anche pizzicato la ruota posteriore sinistra. Nel successivo trasferimento abbiamo cambiato la ruota forata, senza andare in affanno, ma consapevoli che dovevamo fare tutto in brevissimo tempo senza commettere errori, perché il Castiglione ha un tracciato molto compatto e trasferimenti molto brevi per cui gli interventi sulla vettura devono essere molto rapidi per non incappare in una penalità". L'equipaggio portacolori di New Racing for Genova fa tutto alla perfezione e infatti si presenta al Controllo Orario dello start della successiva Cinzano in perfetto orario.

"Con un cerchio pizzicato al posteriore, che non eravamo riusciti a sostituire, nelle prove dell'ultimo giro ho corso con l'ansia che lo pneumatico potesse afflosciarsi da un momento all'altro. Fortunatamente non è successo e le mie prestazioni sono rimaste in linea con quelle dei due passaggi precedenti" afferma ancora Matteo Ceriali. "Proprio in questo sta il problema. Nei ripassaggi sulle prove non sono riuscito a migliorare significativamente i miei tempi e questo mi dispiace".

L'annata 2025 è stata compromessa, in ottica campionato, dalla mancata partecipazione al Vigneti Monferrini di inizio stagione e dall'uscita di strada al Palme, gara nella quale Ceriali-Lai avevano dimostrato di essere fra i più veloci della classifica assoluta. "Proprio per questo motivo le gare di quest'anno sono improntate al fare esperienza chilometro dopo chilometro. A Castiglione ho ripreso coscienza del fatto che bisogna presentarsi alle gare fisicamente preparati, specie quelle che si svolgono in giornate in cui il termometro segna 35° (fuori dalla vettura). Sono in forma, continuo la mia preparazione fisica in palestra, ma non sono tornato ai livelli fisici dello scorso anno. Inoltre ho capito che per giudicare le proprie prestazioni in prova speciale non bisogna affidarsi alle sensazioni; nel primo giro di prove ero conscio di non avere ottenuto il massimo; mentre in quello di metà giornata credevo di essere andato molto meglio. Invece i tempi realizzati mi hanno contraddetto. Ecco, bisogna affidarsi esclusivamente al giudizio del cronometro".

Terminato l'infuocato Rally di Castiglione Torinese, Matteo Ceriali e Vanessa Lai si immergeranno entrambi nelle attività lavorative personali, prima di concedersi un periodo di vacanza. "Quest'anno, come ho già sottolineato, l'obiettivo è prendere sempre più dimestichezza con la Škoda Fabia di Roger Tuning. Quattro gare, anzi tre e mezza, non danno ancora confidenza sufficiente. Vedremo a settembre. Inoltre mi piacerebbe tornare a gareggiare sulla terra, ovviamente con una vettura meno performante della Škoda, una vettura che permetta di imparare la guida su questo spettacolare fondo". Nel passato Matteo Ceriali aveva affrontato le strade bianche delle prove speciali al Rally Liburna del 2021 con una Fiesta Rally5, l'Adriatico e il San Marino con una Clio Rally5. "In Toscana me l'ero cavata nel migliore dei modi, non solo perché ho chiuso secondo di categoria, ma per le prestazioni ottenute. La prima metà dell'Adriatico era andato benissimo, poi una toccata per mio errore, mi ha fermato mentre ero sul podio di Rally5. Non altrettanto bene ero andato a San Marino, gara in cui non ho trovato il ritmo soddisfacente".