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Massimo Marasso porta la "vecchia" Fabia fra i migliori cinque del Rally di Santo Stefano Belbo

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La gara conclusiva della Prima Zona della Coppa di Rally di Zona 1 vede il portacolori di Turismotor', affiancato dal giovane navigatore bellese Tiziano Pieri, conquistare un'ottima quinta posizione assoluta che, fra l'altro, gli regala il passaporto per la Finale CRZ grazie alla seconda piazza del Trofeo Michelin Italia. Il tutto pur essendo al volante di una Škoda Fabia della precedente generazione e utilizzando appena un treno di gomme per tutta la gara

SANTO STEFANO BELBO (CN), 5 ottobre – "Ormai siamo rimasti solo io ed Elwis Chentre a usare la vecchia Škoda Fabia evo; tutti gli altri sono passati alla versione RS. Se in Škoda hanno commercializzato questa nuova versione un motivo ci sarà e se tanti concorrenti passano ad essa significa che un miglioramento prestazionale c'è stato". Saggia filosofia langarola per Massimo Marasso che con la vecchia versione evo della vettura di Mladà Boreslav conquista un ottimo quinto posto assoluto e la qualificazione alle finali di Messina nel Michelin Trofeo Italia, assieme al suo navigatore di sempre, il biellese Tiziano Pieri.

"Alla vigilia della gara ho dato una scorsa all'elenco iscritti e fra i big della zona, i piloti che abitano su questa o quella prova speciale, i giovani svedesi, venuti in Italia per fare esperienza, ma soprattutto per andare forte, mi sembrava arduo riuscire ad entrare fra i migliori dieci della classifica assoluta".

Nonostante ciò, Marasso e Pieri si inseriscono subito fra i migliori dell'assoluta, con un settimo tempo nella prima speciale, risalendo la classifica fino al quarto posto dopo la quarta prova speciale, il secondo passaggio sulla Cossano-Rocchetta, che apriva le sfide del pomeriggio. "Non avendo obiettivi particolari di classifica, se non quello di ben figurare ho disputato tutta la gara con le Michelin 21 e con quattro pneumatici ho fatto tutte le prove speciali. Certo non erano la scelta ottimale nelle umide prove del mattino e magari ci voleva qualcosa di diverso nel sole del pomeriggio. Ma si sono dimostrate il perfetto bilanciamento per disputare tutta la gara". Nelle ultime due prove il portacolori di Turismotor's subisce la rimonta del concorrente che lo inseguiva. "Avevamo aspirazioni di classifica diverse. Per mantenere la posizione avrei dovuto sostituire i pneumatici e andare all'attacco anche nelle ultime prove, mentre non ho corso nessun rischio per tutta la gara pur essendomi divertito parecchio".

Le prestazioni di Marasso-Pieri sono state molto omogenee per tutta la giornata. "Mi è piaciuta in modo significativo la Santa Elena-Trezzo Tinella che dai commenti pregara non piaceva a nessuno. Invece è stata una prova ben congeniata, con parecchi cambi di fondo, passando dal lento al veloce (al punto che sono arrivato a limitatore più di una volta) con tratti sporchi e altri con un buon grip. Un misto di situazioni che i rallisti normalmente trovano divertente e a me è piaciuta. Molto interessante anche la Cossano-Rocchetta. Peccato che al via del secondo passaggio i commissari ci abbiano fermati quando mancavano appena una ventina di secondi allo start per l'incidente di Patrick Gagliasso. Siamo rimasti quaranta minuti fermi per permettere ai commissari di rendere di nuovo agibile la strada e in quel frangente si sono raffreddate le gomme e anche le pressioni, che avevamo calibrato nel precedente parco assistenza, sono andate fuori range. Ma soprattutto partire per una speciale dopo che sei stato fermo per un incidente a un altro concorrente, specie se è un amico come Patrick, ti cambia la disposizione d'animo anche se sai che l'equipaggio è incolume".

Terminata la gara e fatti due calcoli, Massimo Marasso ha ottenuto il diritto di partecipare alla Finale del Trofeo Nazionale di Zona a Messina. "Sono rimasto fermo per quasi quattro mesi per impegni di lavoro. Ora ho un mese di tempo per decidere se partecipare alla gara siciliana di novembre, un periodo nel quale ho più facilità a ritagliarmi del tempo libero per la gara" commenta l'enologo di Neive che potrebbe brindare alla sua stagione 2025 sulle rive del Tirreno