intestaz 2023

Jacopo Araldo al "Lanterna" conquista il titolo assoluto della Coppa Rally di Zona-2

araldo

Una gara tirata dal primo all'ultimo metro porta il pilota di Canelli al secondo posto della classifica assoluta e primo fra gli iscritti di CRZ. Affiancato da Daniele Araspi sulla Škoda Fabia RS di MS Munaretto i portacolori di Meteco Corse restano concentratissimi per tutto il tempo chiudendo in bellezza con il miglior tempo assoluto nell'ultima prova speciale: l'iconica Brugneto di 24 chilometri

GENOVA, 15 giugno – È finito il tempodei conteggi matematici e degli studi strategici. La seconda piazza assoluta, prima fra i concorrenti della Coppa Rally di Zona, incorona ufficialmente Jacopo Araldo come vincitore assoluto della CRZ-2 con una gara di anticipo. "Una bella soddisfazione, arrivata in una gara che mi piace molto, su prove in cui mi sento perfettamente a mio agio e che in questa occasione mi hanno portato a spingere ancora più a fondo rispetto al passato".

Il pilota di Canelli ha preparato puntigliosamente la gara, non solo nelle ricognizioni del percorso e curando l'assetto delle sua Škoda Fabia RS curata da MS Munaretto durante lo Shake Down, ma individuando a tavolino quelli che erano i suoi avversari alla corsa al titolo. "Oltre agli equipaggi che già comparivano in classifica CRZ per aver disputato le due gare precedenti, dovevo fare particolarmente attenzione agli iscritti al Trofeo Italiano Rally che non erano trasparenti ai fini della graduatoria CRZ come Alessandro Re. Era importantissimo stare davanti a lui se volevo chiudere la partita allo stadio di Marassi".

Jacopo Araldo e il suo navigatore Daniele Araspi, che tornava al suo fianco dopo quasi due anni di assenza, capiscono subito che in una gara così tesa e tirata i tatticismi servono a poco e bisogna spingere a fondo fin da subito e fino all'ultimo metro. Cosa che fanno a partire da venerdì pomeriggio quando siglano costantemente il secondo tempo assoluto nelle tre prove speciali, prendendo brevemente anche il comando della gara.

"Al termine delle tre prove di venerdì ero appena 1/10 dietro al leader della gara, Corrado Pinzano, ma, soprattutto, ero davanti di 1" ad Alessandro Re che aveva vinto la prima prova, e avevo scavalcato nella seconda. Ero però consapevole che ci eravamo confrontati su meno di nove chilometri di speciali e ne rimanevano altri 75 con prove lunghe e impegnative in cui un errore o la semplice perdita del ritmo finiscono per costare parecchio tempo".

L'equipaggio portacolori di Meteco Corse resta concentrato sull'obiettivo; Pinzano vuole imporre la sua legge nella classifica assoluta a ogni costo allungando, mentre la battaglia cruciale è per la seconda piazza che vale il bottino pieno dei punti CRZ. Nei due passaggi mattutini sulla Portello e Brugneto Araldo-Araspi staccano il terzo tempo, vicinissimi a Re, ma non a sufficienza da riuscire a difendere la seconda posizione che perdono a favore del comasco per appena 1"30 quando tornano in Parco Assistenza, ma sono sereni perché hanno in mente in che direzione lavorare per riconquistare la posizione.

E alla ripresa del rally partono all'attacco, siglano il secondo tempo sulla Portello-2 precedendo di 2" Re, andando perciò alla partenza della Brugneto finale con 1'30" di margine. "Vantaggio insufficiente per gestire il risultato, ma serve a dare morale nell'abitacolo, in una prova lunga 24,71 km". Jacopo Araldo non ha paura di vincere, anzi vuole chiudere questa CRZ sulle colline genovesi e parte all'attacco sulla prova finale, quella totem della gara.

"Durante la prova ci sono stati due momenti particolarmente significativi. Poco dopo la partenza abbiamo incocciato un pietrone, ma ho sentito subito che non c'erano conseguenze. Altro momento topico è stato quando Daniele mi comunica nell'interfono: 'Tre fuori'. Sul momento mi sono chiesto perché mi segnalasse che il 3 era uscito di strada, numero sulle portiere di Simone Miele, che in classifica era dietro di noi di oltre venti seconda e non ci era mai stato davanti per tutta la gara" racconta divertito Jacopo Araldo. All'arrivo della prova speciale Daniele Araspi si complimenta con il suo pilota, poi gli chiede perché abbia continuato a spingere come un ossesso per tutta la prova anche dopo che gli aveva comunicato che il loro avversario diretto (che partiva alcune macchine davanti a loro) era fuori strada. "Semplicemente avevo capito male: aveva detto Re e non tre. Ma quell'incomprensione ha fatto sì che continuando ad attaccare per tutta la speciale, mi sia preso la soddisfazione di vincere la prova, anche davanti a Pinzano, una speciale diventata importantissima per me perché mi ha dato il titolo della Coppa Rally di Zona".

Il rally genovese ha regalato a Jacopo Araldo anche altri motivi di soddisfazione, oltre al risultato finale. "La grande sfida con Alessandro Re ha fatto sì che rimanessi teso e concentrato sul risultato fino all'ultimo metro di prova speciale. E questo ha avuto altri risvolti sicuramente positivi. Il primo dato positivo è il divario da Pinzano che si è ridotto in modo particolarmente significativo specie nelle prove pomeridiane di sabato. Guardando il confronto con gli avversari sono contento perché sono stato più veloce in tutte le speciali di due piloti che lo scorso anno avevano terminato il Lanterna davanti a me, ovvero Federico Gangi e Simone Miele".

Terminato l'impegno CRZ del Lanterna Jacopo Araldo si prepara al prossimo appuntamento rallistico. "La prossima gara della CRZ sarà il Sanremo di ottobre, ma prima di allora sarò al via di qualche altro rally per me particolarmente significativo. Per ora ho pianificato la presenza al 2° Rally Valle Arroscia del 12 e 13 luglio, gara che lo scorso ho vinto nel 2024 dopo un bel duello con Federico Gangi. Mi sembra doveroso onorare il probabile numero 1 sulle fiancate".