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Il 18° Rally delle Marche identità del territorio

JOHANSSON

Urbino riabbraccia la sua gara, che quest'anno avrà un peso specifico ancora maggiore: decreterà infatti il campione italiano su Terra. Si entra nel vivo da oggi, con le adesioni aperte fino a mercoledì 29 ottobre.

La manifestazione si presenta con credenziali di assoluto rilievo: coefficiente moltiplicatore fissato a 1,5 e un percorso totalmente rivisto, che vede debuttare una prova speciale completamente nuova affiancata da altre due che non si correvano dagli anni ottanta.

Saludecio (Rimini), 16 ottobre 2025Da oggi riflettori puntati sul 18° Rally delle Marche in calendario per l'8 e 9 novembre, ultima prova del Campionato Italiano Rally Terra, a coefficiente 1,5 di punteggio.

L'evento organizzato dalla PRS Group tornando ad Urbino come sede chiuderà le iscrizioni mercoledì 29 ottobre.

È palpabile, l'attesa per una gara che si preannuncia ricca di spunti interessanti, tanto per gli appassionati quanto per gli addetti ai lavori. In palio c'è infatti il titolo di campione italiano, ma non solo: la competizione offrirà anche uno scenario completamente nuovo, inedito e affascinante. Sarà un territorio allargato il protagonista della gara, con coinvolti i Comuni di Urbino, sede di partenza e arrivo, Acqualagna, Fermignano e Urbania.

FASCINO, ADRENALINA E TERRITORIO

I rallies rappresentano molto più di semplici competizioni sportive: si trasformano in autentici volani turistici e culturali per i territori che hanno il privilegio di ospitarli. Eventi di richiamo come il Rally delle Marche non si limitano a tracciare percorsi tra curve e rettilinei, ma si snodano attraverso scenari naturali di rara bellezza, borghi medievali carichi di storia, dolci colline e panorami che restano impressi nella memoria. In questo modo, sport, cultura e turismo si fondono in un'esperienza unica e coinvolgente.

Il Rally delle Marche continua a svolgere il suo ruolo di autentico ambasciatore del territorio. Nel corso degli anni, questa gara - oltre al nome che la identifica con chiarezza - ha saputo attraversare e valorizzare diversi angoli delle Marche, portando con sé passione sportiva e promozione locale.

La presenza di un rally genera un impatto economico concreto e misurabile sul territorio. L'arrivo di migliaia di visitatori – Piloti (anche stranieri), squadre, appassionati, giornalisti, fotografi e curiosi – innesca un meccanismo virtuoso che coinvolge l'intero tessuto economico locale: strutture ricettive, ristoranti, bar, negozi di artigianato e servizi turistici registrano un forte incremento di presenze, contribuendo in modo significativo allo sviluppo e alla vitalità delle comunità ospitanti. Non è raro che alberghi e agriturismi vengano prenotati con mesi di anticipo e spesso registrano il tutto esaurito, segno di quanto questi eventi siano attesi e partecipati.

Ma c'è di più. Quando un rally attraversa un territorio, diventa un'occasione straordinaria per farne scoprire le bellezze nascoste e le peculiarità. Queste manifestazioni si trasformano in autentiche vetrine promozionali per zone che, pur possedendo un patrimonio paesaggistico e culturale di grande valore, spesso rimangono ai margini dei circuiti turistici più battuti. Grazie alle riprese televisive, alle fotografie diffuse sui social e ai racconti degli appassionati, luoghi poco conosciuti conquistano improvvisamente visibilità nazionale e internazionale.

In sintesi, i rallies sono molto più di una sfida automobilistica cronometrata: rappresentano un concentrato straordinario di emozione pura, tecnica raffinata e tradizione storica, che si manifesta in contesti territoriali sorprendenti e autentici. Permettono anche a chi è poco avvezzo al mondo dei motori di appassionarsi rapidamente, grazie all'immediatezza del tempo cronometrato che rende tutto comprensibile, alla varietà dei paesaggi che si susseguono, all'intensità fisica e mentale delle prove speciali e a quel senso rude ma genuino di competizione che si respira nei paddock e lungo i percorsi.

Per le comunità locali, ospitare un rally significa cogliere un'opportunità preziosa e strategica: farsi conoscere ben oltre i confini regionali, valorizzare il proprio patrimonio territoriale e culturale, e attivare un circuito virtuoso e duraturo che lega turismo, economia e sport in un rapporto di reciproco beneficio. Un investimento che continua a dare frutti anche dopo il passaggio dell'ultima vettura in gara.

Ne parlano gli Amministratori del territorio:

EMANUELE FEDUZI, SINDACO DI FERMIGNANO: "Siamo orgogliosi che Fermignano sia stata scelta come zona per lo shakedown e come area dedicata ai team e ai meccanici del Rally delle Marche. Un riconoscimento importante che inserisce ancora una volta la nostra città all'interno di un contesto sportivo di rilievo nazionale. Questa occasione si aggiunge al grande appuntamento che abbiamo vissuto la scorsa estate con la partenza del Giro d'Italia Women, che ha portato Fermignano alla ribalta nazionale e internazionale, permettendo a milioni di persone di conoscere la nostra città e il nostro territorio. Anche il Rally delle Marche rappresenta un'opportunità significativa per tutta la comunità: porterà nel nostro territorio piloti, appassionati, addetti ai lavori e visitatori, con un impatto positivo sull'indotto ricettivo e commerciale. È un modo per far conoscere le nostre bellezze, la nostra ospitalità e l'identità di una comunità dinamica. L'Amministrazione comunale intende valorizzare queste occasioni non solo come eventi sportivi, ma anche come momenti di promozione territoriale, convinti che sport, turismo e identità locale possano crescere insieme".

PIER LUIGI GRASSI, SINDACO DI ACQUALAGNA: "In qualità di sindaco di Acqualagna esprimo tutto l'apprezzamento per aver scelto il nostro territorio per il Rally delle Marche. Siamo particolarmente onorati di questo privilegio in quanto l'avvenimento arriva durante la fiera internazionale del tartufo bianco di Acqualagna e questo ci riempie di soddisfazione perché è un'occasione per far conoscere anche a tutti i partecipanti iscritti questo particolare evento che è uno dei più importanti della provincia e della regione di cui noi siamo fieri. Pertanto ringraziamo l'organizzazione del rally per aver scelto questo territorio insieme ad altri comuni e questo ci riempie di soddisfazione e facciamo i migliori auguri di una buona riuscita".

FRANK FEDRIGUCCI, ASSESSORE ALLO SPORT DEL COMUNE DI URBINO: "È un grande piacere mettere a disposizione la città di Urbino patrimonio mondiale dell'UNESCO per il 18° Rally delle Marche, un palcoscenico unico sotto i torricini ospiterà dal 7 novembre al 9 novembre l'ultima prova del campionato Italiano Rally terra. Di fatto ad Urbino dopo le due giornate con prove speciali nel bellissimo territorio rurale si deciderà il vincitore del Campionato Italiano si Terra. Questo evento organizzato dalla PRS Group è una grande occasione per la città sia sotto l'aspetto sportivo che turistico, offrirà ai numerosi appassionati della nostra provincia un vero spettacolo. Un ringraziamento particolare va ad Oriano Agostini dinamico organizzatore. La Città di Urbino è pronta ad ospitarvi!".

EMILIANO BAFFIONI, ASSESSORE ALLO SPORT DEL COMUNE DI URBANIA: "È certamente una manifestazione sportiva di grande spessore, una vetrina nazionale di prestigio che mancava nel nostro territorio da diversi anni e che finalmente torna. Il fatto che una gara così importante e seguita attraversi le nostre colline è sicuramente un motivo di vanto per noi e per l'intera comunità, anche considerando quanto sia nutrita la schiera degli appassionati di rally in zona. L'evento avrà sicuramente ripercussioni estremamente positive anche sull'indotto economico, ricettivo e turistico dell'area, con tutte le strutture del territorio pronte e ben felici di ospitare i numerosi tifosi al seguito, oltre ai team e agli operatori. Che vinca il migliore!".

UN GRAN FINALE DI STAGIONE

Un mix di emozioni che nasce dalla rivoluzione nella classifica dopo il penultimo round in Sardegna di due settimane fa e si amplifica con la scelta di un tracciato profondamente rinnovato. Una prova speciale sarà totalmente nuova, mentre altre due riprendono tratti storici degli anni ottanta: una utilizzata persino ai tempi del Mondiale di Sanremo, e un'altra proveniente dalle prime edizioni del Rally Adriatico anni novanta.

Tutti gli ingredienti, insomma, per una gara dal grande fascino, sia per chi sarà al volante sia per chi la seguirà ai bordi delle prove. Il percorso complessivo misura 215 chilometri, di cui 70 cronometrati, articolati su tre prove speciali da ripetere tre volte: tratti tecnici, selettivi e spettacolari, pronti a mettere alla prova i migliori.