I rally oltre la malattia: la storia di Romina Sarocco
La battaglia della navigatrice piemontese contro il tumore vuole anche essere un messaggio
per tutte le donne: con grinta, determinazione, fiducia ed un pizzico di fortuna possiamo dire
particolare, zona di grandi piloti e campioni, per conoscere e parlare con Romina Sarocco.
Un amore sfrenato per i rally, ha iniziato a gareggiare appena diciottenne poi, con la nascita della figlia,
sono cambiate le priorità ma la voglia di correre è sempre rimasta e Romina è ben felice di aver trasmesso
la sua passione anche alla figlia ed ora si dice pronta per indossare di nuovo tuta e casco e riprendere a
navigare. In queste parole la sua breve presentazione:
"Ciao Sono Romina, ho 37 anni, abito in Piemonte in un piccolo paese, Castelnuovo Calcea in
provincia di Asti. Sono mamma di Giulia che ora ha 12 anni e mezzo. La mia passione per le
corse è nata fin da quando ero piccola, trasmessa dai miei genitori appassionati di rally che mi
"Colline" a Chivasso, a soli 18 anni e 3 mesi: un esordio davvero emozionante, prima gara e
prima coppa portata a casa, terza di classe a bordo di una Peugeot 106 A5. Ero davvero molto
emozionata, finalmente realizzavo il mio sogno, fare la navigatrice. Ho gareggiato fino a fine
novembre 2011 poi, nel 2012, è nata mia figlia ed essendo sola ho accantonato le gare per
crescerla al meglio. Ma l'amore per i rally e la voglia di salire in auto non sono mai tramontati!
Per fortuna ho trasmesso la mia stessa passione anche a mia figlia ed ora sono pronta a ripartire.
"Tre anni fa ho scoperto di avere un tumore maligno, sono stata operata ma ancora non posso
dichiararmi fuori pericolo, dovranno trascorrere ancora 2 anni per poter dire 'Ce l'ho fatta, ho
vinto!'. Già in sala operatoria avevo fatto una promessa a me stessa: se fossi riuscita almeno a
superare i primi due anni di convalescenza avrei ricominciato a correre. Oltre la passione, oltre
la nascita di mia figlia, una gioia immensa, oltre la scoperta della malattia e la lotta continua,
contro tutte le difficoltà ed i momenti duri e bui dovuti al male e che hanno sconfitto, o si stanno
battendo per sconfiggere, il tumore. Ci vuole tanta forza, determinazione, bisogna lottare giorno
dopo giorno ma, come nello sport, con la spinta della perseveranza, della fiducia e con un pizzico
di fortuna che ci vuole sempre si può riuscire!"
Speriamo davvero che tutto procederà per il meglio per Romina e di vederla salire di nuovo in macchina
a Castiglione Torinese, questa volta, ne siamo certi, incoraggiata da una nuova tifosa, la figlia Giulia, e
con la grande tenacia e determinazione che la stanno portando a sconfiggere la malattia.
per tutte le donne: con grinta, determinazione, fiducia ed un pizzico di fortuna possiamo dire
"Ce la posso fare, ce l'ho fatta, ho vinto!"
Oggi ci spostiamo in Nord Italia, in Piemonte, terra di grande passione per il motorsport ed i rally inparticolare, zona di grandi piloti e campioni, per conoscere e parlare con Romina Sarocco.
Un amore sfrenato per i rally, ha iniziato a gareggiare appena diciottenne poi, con la nascita della figlia,
sono cambiate le priorità ma la voglia di correre è sempre rimasta e Romina è ben felice di aver trasmesso
la sua passione anche alla figlia ed ora si dice pronta per indossare di nuovo tuta e casco e riprendere a
navigare. In queste parole la sua breve presentazione:
"Ciao Sono Romina, ho 37 anni, abito in Piemonte in un piccolo paese, Castelnuovo Calcea in
provincia di Asti. Sono mamma di Giulia che ora ha 12 anni e mezzo. La mia passione per le
corse è nata fin da quando ero piccola, trasmessa dai miei genitori appassionati di rally che mi
portavano sempre con loro e papà ha anche vissuto le gare come commissario di percorso
Ho iniziato a correre appena maggiorenne, disputando il mio primo rally ad aprile 2006, il"Colline" a Chivasso, a soli 18 anni e 3 mesi: un esordio davvero emozionante, prima gara e
prima coppa portata a casa, terza di classe a bordo di una Peugeot 106 A5. Ero davvero molto
emozionata, finalmente realizzavo il mio sogno, fare la navigatrice. Ho gareggiato fino a fine
novembre 2011 poi, nel 2012, è nata mia figlia ed essendo sola ho accantonato le gare per
crescerla al meglio. Ma l'amore per i rally e la voglia di salire in auto non sono mai tramontati!
Per fortuna ho trasmesso la mia stessa passione anche a mia figlia ed ora sono pronta a ripartire.
Se tutto va per il verso giusto tornerò in gara a fine giugno, al Rally di Castiglione Torinese"
Ma la storia di Romina parla anche di momenti difficili, duri, di lotta tenace e costante contro la malattia:"Tre anni fa ho scoperto di avere un tumore maligno, sono stata operata ma ancora non posso
dichiararmi fuori pericolo, dovranno trascorrere ancora 2 anni per poter dire 'Ce l'ho fatta, ho
vinto!'. Già in sala operatoria avevo fatto una promessa a me stessa: se fossi riuscita almeno a
superare i primi due anni di convalescenza avrei ricominciato a correre. Oltre la passione, oltre
la nascita di mia figlia, una gioia immensa, oltre la scoperta della malattia e la lotta continua,
tenace per sconfiggerla vorrei tornare a gareggiare soprattutto per portare un messaggio di
speranza e dare voce a tutte le donne che, come me, lottano, hanno lottato, hanno stretto i denticontro tutte le difficoltà ed i momenti duri e bui dovuti al male e che hanno sconfitto, o si stanno
battendo per sconfiggere, il tumore. Ci vuole tanta forza, determinazione, bisogna lottare giorno
dopo giorno ma, come nello sport, con la spinta della perseveranza, della fiducia e con un pizzico
di fortuna che ci vuole sempre si può riuscire!"
Speriamo davvero che tutto procederà per il meglio per Romina e di vederla salire di nuovo in macchina
a Castiglione Torinese, questa volta, ne siamo certi, incoraggiata da una nuova tifosa, la figlia Giulia, e
con la grande tenacia e determinazione che la stanno portando a sconfiggere la malattia.
In bocca al lupo Romina!