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WRC, Veiby sospeso per 6 mesi: "Uno shock"

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Il norvegese non avrebbe rispettato il codice sportivo della FIA. Per lui stagione finita

Dopo Andreas Mikkelsen, un altro pilota scandinavo ha contratto il Coronavirus. Si tratta di Ole-Christian Veiby, il quale però, per tornare in gara dovrà aspettare sei mesi.

Secondo quanto contestato dalla Federazione Internazionale, il 24enne attivo nel WRC-2 non avrebbe reso nota, come da protocollo, la frequentazione di una persona positiva al SARS CoV-2 nella settimana precedente al Rally del Portogallo dello scorso weekend.

Inoltre, anziché effettuare la classica quarantena di 10 giorni, il driver Hyundai si sarebbe recato in Spagna in auto, senza autorizzazione, nella giornata del 20 maggio, in cui a sua volta era risultato positivo ad un test antigenico e in seguito al tampone, infrangendo così l'articolo 6.18 del codice sportivo.

"Sono scioccato", la dichiarazione del norvegese che dovrà dire addio alle corse per il 2021. "Ho agito in accordo con le indicazioni che mi sono state fornite e in buona fede".

Il giovane di Kongsvinger ha sostenuto di aver immediatamente informato chi di dovere del tempo trascorso con il collega e connazionale in occasione della Targa Florio, e di essersi recato in hotel una volta appreso della propria positività.

"Giunto in albergo ho ricevuto la telefonata di un membro del team Covid dell'organizzazione, che avvisava me e il mio navigatore Jonas Andersson della possibilità di proseguire l'isolamento a casa, a patto di tornarci in macchina. Così, da solo, ho deciso di recarmi nell'abitazione che appartiene alla mia famiglia", ha infine spiegato scusandosi per l'accaduto con la speranza di non aver infettato nessuno.

A causa di questa incomprensione per Veiby, la caccia al titolo della serie cadetta si concluderà qui dato che l'ultimo round in programma, ovvero il Giappone, è previsto per il fine settimana dall'11 a 14 novembre. 

Chiara Rainis