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WRC, Arctic Rally a porte chiuse e il Monte pensa al 2022

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Mentre la Lapponia conferma l'assenza di pubblico, il Principato si sta già organizzando per l'anno venturo

Almeno fino ad aprile quando la carovana del WRC sbarcherà in Croazia, il mondiale dovrà rinunciare alla presenza dei tifosi sulle speciali e al parco assistenza. Dopo il Montecarlo, anche la Lapponia ha fatto sapere che l'Arctic Rally, in programma dal 26 al 28 febbraio, verrà disputato senza fan, nel pieno rispetto delle restrizioni legate agli eventi pubblici.

Al momento, nella regione finlandese, su 100.000 abitanti vi sarebbero appena 6 casi di positività al Covid, tuttavia il timore di improvvisi peggioramenti avrebbe convinto le autorità ad andare nella direzione delle porte chiuse.

"Abbiamo tenuto conto non solo della situazione sanitaria locale, ma anche di quella delle zone limitrofe interessate dal turismo invernale. Ad oggi gli assembramenti rappresentano ancora un pericolo per quanto concerne la propagazione della malattia", si legge sulla nota ufficiale.

Il Monte punta a rinnovarsi tornando all'antico

E mentre in Finlandia si ragiona sul presente, nel Principato la mente è già al futuro. Per il 2022 l'organizzatore avrebbe infatti manifestato l'intenzione di dare vita ad un evento perlopiù attorno al territorio monegasco.

"Dal 2014 il punto di snodo è Gap ( ndr. dal 2007 al 2013 era stata Valence) , al contrario Monaco ospita soltanto uno o due giorni ad edizione, al massimo partenza e arrivo. La mancanza di sta facendo sentire", ha sostenuto a rallye-sport.fr il responsabile Christian Tornatore, confermando la volontà di rivedere il programma per riportare l'attenzione sul luogo che dà la denominazione alla corsa.

Oltre alla sede di start, dunque, le modifiche andrebbero a toccare l'itinerario, con la riduzione dei passaggi lungo le consuete strade di Alta Provenza e Alte Alpi, per concentrarsi maggiormente nelle aree di Nizza e Grasse. 

Chiara Rainis