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Un difficile Rally Valli Ossolane non sorride a Massimo Marasso

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Il pilota di Neive, affiancato dal navigatore biellese Luca Pieri, deve lottare per tutta la gara con problemi alla sua Škoda Fabia Rally2 evo, riuscendo comunque a vedere il traguardo in 14esima posizione assoluta, accumulando esperienza per futuri ritorni. E nel frattempo pensa già al prossimo appuntamento che lo vedrà impegnato sulle strade casalinghe del Rally Grappolo

MALESCO (VB), 4 maggio – Il buon giorno si vede dal mattino, e se le cose girano subito storte si capisce subito che la situazione difficilmente volgerà al meglio. Così, almeno, dicono i proverbi. E lo può confermare Massimo Marasso che alla sua prima esperienza al Valli Ossolane si è trovato a lottare con mille problemi sin dalle verifiche al sabato e al relativo Shake Down. "Ha iniziato a fare le bizze la pompa dell'acqua" racconta l'enologo di Neive " e questo ci ha fatto perdere tempo e concentrazione nella giornata di sabato".

Affiancato dal biellese Luca Pieri, al volante della solita Škoda Fabia Rally2 evo, curata da Roger Tuning per i colori Turismotor's, Marasso è partito deciso per la gara che per i locali vale una stagione, siglando il 14° tempo assoluto nella prima prova, la classica Crodo-Mozio. Nella successiva DomoBianca, anche Marasso-Pieri sono stati disturbati dall'acquazzone abbattutosi sulla prova speciale in particolar modo sui primi a partire (la loro Škoda aveva il numero 24) fatto che ha permesso ai numerosi equipaggi delle classi minori di salire nelle zone nobili della classifica assoluta. Il 36° tempo di speciale, perdendo sei posizioni in classifica, non è però un dramma. Infatti già nella Valle Vigezzo di prima mattina Marasso recupera in un sol colpo cinque posizioni in graduatoria.

"Nella seconda giornata i tempi sono rimasti stabili. Abbiamo staccato il 14° tempo su tre delle cinque prove speciali e il 21° e 17° tempo nel doppio passaggio sulla Cannobina, caratterizzata da una salita molto ripida e impegnativa per la vettura. Soprattutto la prima Cannobina è stata particolarmente sofferta, affrontata con due candele rotte e il motore che girava a tre cilindri" analizza Marasso, che prosegue. "Questa è una gara dove i locali, da sempre hanno fatto faville. È anche una location difficile da raggiungere, visto che Domodossola si trova a circa 280 km da casa mia, e quindi non è così immediato venire a provare. A tutto ciò si aggiunge che questa volta la mia Fabia non era al massimo della forma, e torno a casa con poca soddisfazione, ma contento di aver conosciuto una gara estremamente bella e con prove speciali fantastiche e difficili. Ora andiamo al Grappolo di San Damiano d'Asti e quelle prove le conosco molto bene" conclude Marasso, ottimista che la sua stagione nella Coppa Rally di Prima Zona, prenderà un indirizzo decisamente più favorevole del 14° posto assoluto conquistato a Malesco e dintorni.