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Alessio Profeta e Sergio Raccuia in Sardegna con i big del mondiale rally

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Alessio Profeta "Con la Sardegna abbiamo un conto aperto, siamo qui per riscattarci"

Ritorno nelle strade del mondiale per i palermitani Alessio Profeta e Sergio Raccuia, portacolori di Aci Team Italia, che il prossimo weekend saranno impegnati tra gli sterrati sardi al via della gara del mondiale rally a bordo della Skoda Fabia R5 Evo2 del Team Erreffe.

Supportati dalla Scuderia Island Motorsport e Tempo srl, l'equipaggio siciliano si trasferirà nell'isola sarda in cerca di riscatto, visto un conto rimasto aperto due anni fa nell'ultima partecipazione alla gara, in cui l'equipaggio si vide costretto ad alzare bandiera bianca a causa delle innumerevoli forature e di una toccata in prova.

"Tornare sulle strade del mondiale fa sempre un certo effetto – ha commentato Alessio Profeta-. Siamo reduci da una parentesi con le due ruote motrici al Camunia Rally, dove siamo arrivati a ridosso del podio, dopo una gara molto tirata con quattro equipaggi in pochissimi secondi. Adesso ritorno con piacere in Sardegna, dove mi aspetta una gara molto dura, sia per il tipo di fondo, sia per il parterre di nomi al via. L'ultima nostra partecipazione al Rally Italia Sardegna, risale al 2019 ed in quella occasione abbiamo dovuto faticare non poco tra una prova e l'altra, viste le innumerevoli forature, che hanno rovinato la nostra gara. Quest'anno arriviamo con un approccio molto diverso, non dobbiamo infatti guardare alla classifica, visto che non si tratta di una gara di campionato e dobbiamo solo concentrarci a migliorarci prova dopo prova. Arriviamo a questo importante appuntamento con un importante bagaglio, in termini di chilometri e di esperienza, con una importante crescita anche su terra. Con il mio Team PrOli, abbiamo deciso di essere presenti a questo appuntamento mondiale proprio per poter continuare il nostro percorso di crescita, anche su terra, fondo che sto iniziando ad apprezzare."

"Dopo due anni ci riproviamo – ha commentato il navigatore palermitano Sergio Raccuia-. Con il numero 53 sulle portiere, cercheremo di dimenticare l'edizione 2019 che ci ha visto protagonisti di innumerevoli forature ed un prematuro ritiro. Non sarà facile riuscire ad interpretare al meglio le prove, perché proprio quel numero 53 che avremo sulle portiere, significa che avremo tanti equipaggi che passeranno prima di noi sulle prove e ci ritroveremo in tutti i sensi un percorso fortemente modificato rispetto a quello trovato nel corso delle ricognizioni. Ci siamo quasi, non vedo l'ora di tornare sulla terra sarda, anche perché quest'anno potremo avere un approccio alla gara totalmente diverso, visto che non dovremo preoccuparci dei punti per la classifica, visto che non fa parte del campionato italiano rally. L'esperienza del mondiale è sempre un momento di confronto con piloti internazionale e un momento di crescita professionale per ognuno che ha la possibilità di prendervi parte."