La manifestazione organizzata dalla Scuderia San Michele, andata in scena lo scorso fine settimana, ha fatto il pieno di consensi tra concorrenti, addetti ai lavori ma anche tra autorità locali e residenti. Il consuntivo nelle parole del presidente del sodalizio di Bedonia, Michele Tedaldi (foto Diessephoto).

Inutile girarci intorno: il 27° Rally del Taro è stato un successo. Senza se e senza ma. Un successo dal sapore speciale, perché mai come di questi tempi organizzare una manifestazione complessa qual è un rally è un esercizio che richiede un progetto solido, ma anche equilibrio, elasticità, esperienza e tanta, tantissima passione. Ingredienti che la Scuderia San Michele ha saputo distillare con la solita maestria, miscelandoli come meglio non avrebbe potuto, arrivando a plasmare un evento che ha saputo calamitare l'approvazione corale di concorrenti, addetti ai lavori, autorità locali e residenti.

Un esito per nulla scontato, considerando i tanti vincoli in essere per consentire di far svolgere la competizione nel pieno rispetto delle regola per contrastare la diffusione del Covid19; il Taro 2021, lo ricordiamo, è stata la prima (e, si spera, anche l'ultima) edizione a porte chiuse, e questo ha richiesto alla Scuderia San Michele uno sforzo aggiuntivo per far sì che si riuscisse a mettere in pratica questa norma sull'esteso percorso di gara.

"Non nego che dare vita a questo 27° Rally del Taro sia stato molto impegnativo, ma alla fine i risultati sono stati assolutamente appaganti – attacca Michele Tedaldi, presidente del sodalizio di Bedonia -. Il bilancio è positivo sotto ogni aspetto, impossibile citarne uno su tutti.E' stato difficile rinunciare al pubblico, perché per un organizzatore gli spettatori rappresentano una delle componenti essenziali per le quali si realizza una gara. Siamo però riusciti a gestire bene la situazione, contando anche sia sulla responsabile disciplina della gente, sia sull'attiva e costruttiva collaborazione delle forze dell'ordine locali; a queste ultime va un ringraziamento molto sentito per la sensibilità con la quale hanno lavorato, consentendo un'armoniosa convivenza tra i protagonisti del rally e la cittadinanza.

Questo mi porta a rimarcare come anche nei due giorni di gara sia risultato quantomai evidente la forte volontà di enti ed amministrazioni locali di vedere disputare l'evento dopo un anno di sosta forzata; quando è da loro che arriva un forte incitamento a realizzare la manifestazione, è davvero il massimo che si possa ricevere. Questo ci ha dato uno stimolo enorme, che è si è abbinato al nostro, incrollabile desiderio di promuovere la nostra valle, la nostra terra, attraverso il rally.

Vorrei sottolineare anche il non meno fondamentale contributo dei nostri partner e dei tanti volontari che ci hanno dato una mano in tutti questi mesi; non posso dimenticare, ovviamente, i componenti della scuderia, che non si sono tirati indietro e anche il giorno dopo la gara erano sul percorso per smantellare l'allestimento, a costo di rinunciare al lavoro".

Tedaldi rivolge poi lo sguardo all'aspetto più tecnico e sportivo di questo 27° Rally del Taro: "Quest'anno abbiamo proposto la storica prova speciale di Folta in senso contrario, ed è stata una soddisfazione trovare il sincero apprezzamento dei piloti. Ne è uscito un percorso di gara quantomai completo e probante, molto apprezzato dai concorrenti, nonostante sia stato ridurre il chilometraggio per via delle norme federali attualmente in vigore. I due giorni di gara si sono sviluppati senza intoppi, la corsa ha avuto uno svolgimento regolare, concludendosi in perfetto orario, senza sospensioni o soppressioni di alcuna prova: in questo senso, un plauso va alla direzione di gara ed a tutti gli addetti sul percorso, perché vi assicuro che far marciare in perfetta sincronia due rally distinti non è affatto facile. Condivido con tutti loro il più che positivo giudizio finale incassato del supervisore federale. Insomma, credo sia lecito sostenere che, quest'anno più che mai, si possa parlare di un bel successo di squadra".