Il team principal Toyota spera nella chance di portare a termine il calendario senza troppe rinunce
Tommi Mäkinen si è detto pronto ad impegnarsi personalmente purché il mondiale 2020 si compia se non nella sua interezza almeno in buona parte. Pur comprendendo le difficoltà logistiche, e non solo, legate all'emergenza Covid-19 che sta investendo il mondo intero, il dirigente finlandese ha rivelato di non volersi rassegnare a finire l'anno sul divano.
"Sono aperto ad intervenire in qualunque modo per portare a termine la stagione", ha dichiarato al sito DirtFish. "Sarebbe bello riuscirci e disputare il massimo numero di rally. Con meno round all'attivo non sarebbe la stessa cosa".
In effetti, Montecarlo, Svezia e Messico non sono sufficienti per dare valore al mondiale e un taglio netto alle prove originariamente in programma non andrebbe certo ad aiutare.
"Siamo in attesa, ma per quanto mi riguarda sarei contento se si potesse riprendere", ha aggiunto l'ex pilota,sottolineando come avendo potuto usufruire di più tempo le vetture saranno meglio preparate rispetto allo scorso marzo. "Quando saremo di nuovo al via non avremo scuse. Le macchine saranno decisamente più competitive".
Sulla carta il primo appuntamento disponibile dovrebbe essere il Kenya, fissato dal 16 al 19 luglio e assente dal WRC dal 2002.
"Di sicuro sarà piuttosto complicato, tuttavia siamo preparati ad affrontare qualsiasi cosa pur di arrivarci", ha infine rilanciato il boss della Toyota Gazoo Racing, vincitore del Safari nel 1996 con una Mitsubishi Lancer RS-E3 e poi ancora nel 2001 con una Lancer Evo 6.5.