All'origine della probabile decisione, la chiusura prolungata dei confini e l'assenza di hotel adeguati
E' probabile che sia questione di giorni, ma sembra ormai certo che il Rally del Galles in programma dal 29 ottobre all'1 novembre non potrà essere disputato.
Il Primo Ministro Mark Drakeford ha fatto sapere che i confini del Paese resteranno chiusi fino ad autunno inoltrato e gli eventi sportivi saranno ultimi tra le priorità da affrontare.
"Lo sport è decisamente in fondo alla lista", avrebbe detto a inews.co.uk.
In ogni caso, anche qualora il governo gallese decidesse di agevolare il regolare svolgimento della corsa, le scuderie iscritte al mondiale si troverebbero davanti ad alcune difficoltà logistiche come il pernottamento.
"Forsesi riuscirà a salvare una minima parte della stagione turistica, ma ad oggi non siamo in grado di prendere decisioni", ha precisato il Premier il quale, a quanto pare, consentirà l'apertura alla sole strutture alberghiere in grado di garantire alle persone l'autoisolamento così da non aumentare i rischi di contagio.
Ma a pesare negativamente sulle chance di assistere quest'anno al round britannico ci sarebbe altresì l'arrivo del maltempo.
"L'emergenza Coronavirus si è verificata in un periodo di avvicinamento alla stagione calda, ma nella data della manifestazione le giornate saranno più corte efredde, inoltre l'umidità sarà maggiore. Tutte condizioni amiche del Covid. Non possiamo dunque permetterci di correre un pericolo extra proprio nel momentoin cui la malattia potrebbe proliferare", ha concluso il capo dell'esecutivo locale lasciando ben poche speranze agli amanti del traverso.
Secondo le indiscrezioni diffuse dal sito DirtFish anche l'Argentina sarebbe vicina all'annullamento del suo appuntamento dopo averlo inizialmente posticipato.