Il gallese della Toyota è stato protagonista di un 2020 solido in cui ha mancato il titolo soltanto per un errore nella gara finale
L'esito non è stato quello che sperava e che sembrava scontato alla vigilia del Rally di Monza , ma come giusto che sia Elfyn Evans ha deciso di guardare alla stagione appena terminata con positività.
Vincitore in Svezia e in Turchia, il 31enne è arrivato al round decisivo nel Tempio della Velocità con 14 punti di vantaggio sul compagno di squadra Sébastien Ogier, ma un clamoroso sbaglio commesso nella PS 11 lo ha tolto dai giochi sia per quanto riguarda il successo di gara, sia per quello ancor più agognato della corona, andata poi al francese.
"Rispetto al passato ho fatto un enorme passo avanti in termini di performance", ha confidato al sito DirtFish il pilota Toyota Gazoo Racing sostenendo di non aver alcun rimpianto per come si è conclusa la sua campagna. "Per la prima volta in carriera ho lottato per il titolo e questo mi dà fiducia per il futuro. Ovviamente restano delle aree su cui lavorare, quindi spero di continuare a crescere e a progredire".
Rientrato nel WRC nel 2017 dopo una breve parentesi nel WRC-2, il figlio d'arte si è reso protagonista di un costante processo di maturazione, culminato quest'anno con l'addio alla M-Sport del padre sportivo Malcolm Wilson, che di fatto ha messo a tacere i detrattori. "In fin dei conti si è sempre sotto osservazione. Noi siamo qui per dare il 100%",ha sottolineato con diplomazia. "L'obiettivo per cui tutti si danno battaglia è la vittoria. Non c'è nulla da provare a nessuno. Ciò che conta è massimizzare quanto si ha a disposizione e fare il meglio possibile", ha infine ribadito.
Chiara Rainis