Tamara Molinaro è ormai vicino al suo debutto al Rally di Svezia. Non poteva mancare al Rallye di Montecarlo per "ambientarsi" anche se solo stando al parco assistenza.
Tamara, un bilancio sulla tua stagione agonistica appena conclusa
È stata una stagione fra alti e bassi e non è stato facile correre una gara dietro l'altra ognuna con caratteristiche diverse e adattarsi in così poco tempo fra una e l'altra: qualche gara è andata bene, qualcun'altra meno ma rimane la fortuna di avere fatto esperienza in un team ufficiale come Opel che è davvero tanta roba.
In questo non ti ha aiutato certo il continuo cambio di navigatore
A metà stagione mi sono trovata nella situazione di dover prendere delle decisioni e quindi abbiamo cercato la soluzione migliore per me: non è stato facile ma nessun "naviga" aveva tempo nel seguire tutto il mio programma e mi è dispiaciuto moltissimo interrompere il rapporto con loro, li ringrazio davvero tutti. Certo non è stato facile ogni volta switchare tra inglese e italiano ad ogni gara, affrontare personalità differenti e trovare il giusto feeling conoscendoli magari per la prima volta. Ho comunque sempre avuto la fortuna di avere dei navigatori con tanta esperienza e davvero bravi e di essere riuscita a cogliere più cose da diverse persone che hanno esperienze diverse.
Hai già annunciato di esserci al Rally di Svezia, come sarà il tuo 2018?
Non riesco certo a nascondere la mia gioia! Ho sempre faticato con le vetture a due ruote motrici ma semplicemente perché ho lavorato di più con la trazione integrale. E dopo che prende dimestichezza con una vettura del genere è difficile tornare indietro. Ringrazio il cielo comunque per aver avuto l'opportunità di farlo, al mio stile di guida probabilmente risulta difficile adattarsi ma sono contenta di avere avuto la possibilità di fare questa esperienza.
Per il resto del 2018 ancora non si può dire nulla, ora partiamo dallo Svezia e poi decideremo per le gare future, sarà una stagione che vi sorprenderà da questo punto di vista. Noi andiamo in Svezia con l'obiettivo di divertirci e per me questo è già un traguardo incredibile ed un sogno che si avvera.
L'emozione è ancora più grande perché stiamo facendo tutto con la mia famiglia: sono tutti i giorni in officina e organizziamo tutto con i miei genitori. Per fortuna i nostri sponsor credono nel progetto e speriamo di non deludere nessuno. Ora andiamo a correre in Svezia e non vedo l'ora di farlo. Ho imparato a guidare sulla neve a 11/12 anni e questo mi è rimasto sempre nel cuore. Su questo fondo ho tanta sensibilità, anche se non vuol dire necessariamente anche velocità, ma comunque è un mio vantaggio. Non guido seriamente una quattro ruote motrici ormai da tre anni, avremo si occasione di fare qualche test ma partiamo comunque senza nessuna aspettativa se non quella di arrivare in assistenza ogni volta con il sorriso stampato in faccia.