La Fulvia HF, quella vera, fece conoscere i rally in Italia ma per troppo tempo fu "ignorata" dai produttori di modellini…. Già proprio così ed è una cosa strana se si pensa che il primo modellino della Fulvia Coupè HF uscì in scala 1/43 praticamente in contemporanea con la macchina vera, all'inizio del 1966. Questo perché la Mercury, marca torinese di modellismo che la produceva, forniva i suoi prodotti alla Lancia per scopi promozionali. Come nella realtà derivava dal modellino della coupè 1.2 a cui era stato modificato il frontale: aveva i fari anteriori esageratamente sporgenti con strass, la classica griglia Lancia solo abbozzata, porte, bagagliaio e cofano anteriore apribili, motore riprodotto molto semplicemente così come gli interni e le ruote non avevano nulla a che fare con la realtà.
Era decorata con decals che riproducevano la striscia giallo-blu (che non era completa), i loghi HF, la targa, dei numeri di gara di pura fantasia e una striscia a scacchi messa sul posteriore solo per coprire il buco che serviva alla coupè per il paraurti. Non c'erano le odierne possibilità per farne una elaborazione, ma per i collezionisti era già tanto. Era venduta a 800 Lire, ora sul web si trova in vendita qualche esemplare oltre i 100 euro…. Anche nelle scale più grandi non c'era scelta: solo la Politoys aveva in catalogo la HF 1.6 in scala 1/25 vincitrice con Munari e Mannucci al Montecarlo 1972 che poi produsse anche in colore bianco e in versione spedizione polare, praticamente poco più di un giocattolo. [continua]
Edoardo Gallini