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WRC, Neuville lancia il monito per l'ibrido

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Per il pilota Hyundai il regolamento troppo restrittivo potrebbe portare alla crescita dei costi

La FIA non ha ancora definito il piano di utilizzo dei 100 kW a disposizione assieme ai 500 cv del motore termico, durante le specialidell'anno venturo quando le vetture saranno ibride, eppure c'è già chi si preoccupa. Stiamo parlando di Thierry Neuville, il quale ha invitato i federali a non essere troppo severi così da non far crescere troppo i costi.

"Un approccio poco restrittivo permetterebbe alle squadre di analizzare i dati e adottare la strategia più adatta", ha affermato al sito DirtFish il belga, convinto che una maggior libertà porterebbe all'incremento della competizione.

"Se ognuno potesse organizzarsi in maniera indipendente le corse sarebbero più interessanti", ha suggerito evidenziando come regole definite potrebbero portare le scuderie a doversi inventare il modo di sfruttare al massimo la tecnologia con il conseguente impiego di più personale.

"Per il momento nulla è stato deciso, quindi credo si debba trovare una soluzione in fretta", ha aggiunto il driver di Sankt Vith.

A questo proposito il responsabile della Federazione Yves Matton ha replicato che la questione economica verrà risolta riducendo il numero di mappature possibili da dieci a tre.

"Qualcuno potrà anche non essere solidale con la filosofia proposta, ma non vogliamo trovarci in un campionato con spese illimitate e con la porta aperta a simulazioni in stile circuito", ha commentato l'ex boss Citroen Racing facendo intendere che l'atteggiamento tenuto dai vertici sarà di scoraggiamento nei confronti di chi vuole prepararsi agli eventi iridati sfruttando sistemi estranei al mondo del traverso.

"Da quanto ne so tutti si sono mostrati concordi all'idea di diminuire drasticamente le chance di applicazione dell'ibrido", ha quindi concluso in maniera decisa escludendo qualunque ripensamento. 

Chiara Rainis