Il norvegese spera nel ritorno nel mondiale. Ogier invece vuole chiudere in bellezza

Il sogno resta sempre quello di tornare a competere tra i big, ma nel breve periodo Andreas Mikkelsen si dovrà accontentare.Dopo aver preso parte al Rally d'Ungheria valido per il campionato europeo lo scorso novembre e a quello di Monza a inizio dicembre tra le WRC-3, per l'anno venturo il norvegese ha deciso di proseguire il percorso nell'ERC e di intraprendere quello nel WRC-2. In entrambi i casi verrà schierato dalla Toksport e nel tempo libero svolgerà la funzione di collaudatore della Skoda.

"Certo non è il WRC, serie a cui sento di appartenere, ma perlomeno è un passo avanti verso quello che è il mio target per il 2022, ovvero il rientro a tempo pieno", ha annunciato sul suo canale You Tube.

E visto che l'appetito vien mangiando, le buone performance del 2020 hanno portato il driver di Oslo ad alzare l'asticella. "Il mio unico desiderio è vincere tutte le corse a cui prenderò parte e affermarmi quale auto R5 più veloce in assoluto", ha rilanciato con una dichiarazione d'amore alla Fabia Rally2 EVO. "E' la migliore della categoria, la amo e una volta che tornerò a guidarla con frequenza sono convinto che sarò più competitivo".

Fiducia alle stelle per il 31enne, quindi, che si starebbe muovendo anche per cercare sponsor e investitori in vista di un futuro accordo, si dice, con la M-Sport.Intanto ad impreziosire il suo 2021 già denso d'impegni, pure le ricognizioni pre-evento di tutti gli appuntamenti del mondiale "così da apprendere i segreti delle speciali", per usare le sue parole.

La stagione dell'ex Volkswagen scatterà dal Montecarlo, fissato dal 21 al 24 gennaio. Da definire invece il nome del navigatore a causa del forfait per impegni famigliari di Andres Jaeger.

Ogier avanti ma solo per un anno

Mentre Mikkelsen si augura di rientrare nel massimo campionato, Sébastien conta di uscirci fra dodici mesi, dopo aver prolungato il suo contratto con la Toyota Gazoo Racing per il 2021.

"Ho deciso di restare solo perché il Covid ha reso la stagione piuttosto corta, altrimenti avrei già chiuso", la confessione del sette volte iridato riportata dal sito DirtFish. L'esigenza di trascorrere più tempo con i suoi cari si è fatta sempre più pressante, ma la voglia di dire stop al termine di un campionato normale ad un certo punto ha prevalso.

"Durante il confinamento non ho mai sentito la mancanza dei rally e questo mi ha confortato. Mi ha dato l'idea che fossi pronto al passo successivo, a fare qualcosa di diverso. Poi però ho capito di voler terminare la carriera in un modo migliore", ha infine spiegato l'asso di Gap. 

Chiara Rainis