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Il campionato italiano WRC di Corrado Peloso al via dall'Isola d'Elba

Co-208

"Qui per capire a che livello siamo. Il Ci Wrc è una sfida molto intrigante". 

Quindici piloti in classe R2 e tutti con il coltello tra i denti. Corrado Peloso alza il livello e dopo i due tricolori vinti in R1 e un anno di stop dalle corse torna in gara nel Campionato Italiano Rally Wrc che inizia venerdì 16 aprile sulle strade toboga dell'Isola d'Elba. Là, su speciali strette e guidate e da "scivola molto", il pilota di Sarre, 48 anni a maggio, non avrà riferimenti. Sarà tutto nuovo o quasi. Ciò che resta sono la squadra, la Gliese Engineering guidata dell'ingegnere Giorgio Marazzato, uomo con il quale Corrado ha costruito negli anni un privilegiato rapporto di fiducia e stima, e il navigatore Paolo Carruccio, 49 anni di Bagnolo, uno dei due co driver con i quali affronterà la stagione di gare in giro per l'Italia. Il resto sarà differente. Corrado ritroverà la Peugeot 208 in versione R2 con la quale gareggiò - e chiuse al secondo posto - l'Irc (International Rally Cup) del 2013. Da allora sono cambiati parecchi elementi: dall'evoluzione tecnica della vettura, ora al massimo dello sviluppo, al cambio di scarpe, da Pirelli e Michelin, alla nuova scuderia, New Turbomark Rally Team. "La gara sarà con me stesso - analizza - Ritrovo un'auto con la quale avevo un buon feeling ma alla quale devo ricominciare a dare del tu con la giusta calma dopo gli automatismi acquisiti con le vetture R1 che richiedono tutta un'altra delicatezza di guida. La 208 in versione R2 è un'auto da corsa a tutti gli effetti e necessita di un altro approccio. L'Elba è un rally che mi piace molto e che conosco. Parti- remo con un set up deliberato per poi modificare i parametri e far crescere il rendimento dell'auto durante le speciali. Ufficio stampa Corrado Peloso La gara test di febbraio alla Ronde del Canavese è stata molto utile per togliere la ruggine dopo la pausa del 2020. Adesso sono mentalmente pronto a rimettermi in gioco: auto nuova, pneumatici differenti e avversari che non conosco. È tutto molto stimolante e intrigante e io adoro le sfide. Sono pronto. All'Elba non guarderemo troppo a tempi e classifiche ma a far crescere il pacchetto macchina/pilota. E a ritrovare quel godimento nella guida che è il motivo per il quale mi piace ancora mettermi in gioco a quasi 50 anni. Non vedo l'ora di essere al via della prima speciale venerdì pomeriggio". L'uomo da battere sarà l'empolese Lorenzo Ancillotti, asfaltista che conosce le speciali elbane come le sue tasche e che ha già vinto il rally nel 2020. Le speciali della gara toscana sono molto strette con un fondo che presenta differenti tipologie di grip a seconda della vicinanza o meno al mare, elemento che assicura abbondanti dosi di salsedine sull'asfalto nei tratti di strada sulla costa e, per i piloti, condizioni di aderenza molto bassa nella quali la sensibilità di guida potrà fare la differenza. Il Ci Wrc e la Michelin Cup prevedono 7 gare a coefficienti differenti (una gara trasparente e uno scarto possibile con 5 risultati che saranno considerati utili ai fini della classifica) "Le gare sono molto belle, tutte – spiega Corrado -. Penso al San Martino di Ca- strozza con il Manghen anche se il rally che preferisco è il Marca Trevigiana. Partiamo con due gare atipiche e ci vorrà un po' di tempo per capire il nostro potenziale. L'obiettivo è quello di essere protagonisti in R2 Cup e Michelin. Devo riprendere confidenza con la 208 e capire quanto riesco a sfruttarla. È una macchina che dà confidenza; bisogna solo lavorarci su per portarla al limite e per farlo occorro- no chilometri di prove speciali". Che inizieranno con il 54° Rally Elba, prova d'apertura dell'ottavo Ci Wrc, con il via alle 17 di dopo domani, venerdì 16 aprile. Si toccheranno entrambi i versanti dell'isola con alcuni dei passaggi caratteristi- ci dell'Elba. Il percorso è rimasto invariato rispetto al 2021 e prevede un totale di 92,60 km divisi su 6 prove speciali. Il menù offre subito tre tratti cronometrati tosti, lunghi e, in parte, di notte: "Volterraio-Cavo" (Km. 27,070), "Nisporto- Cavo" (Km. 14,190) per poi ripercorre "Volterraio" in versione short da 5,690 chilometri. Ufficio stampa Corrado Peloso Poi, dalle 22,30 tutti in parco chiuso per riprendere sabato 17 aprile dalle ore 8 con in programma subito i 22,430 chilometri della "Due Mari", seguiti dalla "Lavacchio-San Piero" (km. 13,960) e la classica "Monte Perone" (Km. 9,260), per poi accarezzare la bandiera a scacchi dell'arrivo, previsto alle 16,30 a Portoferraio.