2° Tappa
Un chiasso incredibile nel corridoio dell’albergo mi ha indicato
questa mattina che il momento di alzarmi era arrivato. Qui quando si
svegliano devono svegliare tutti, altrimenti non sono contenti,
l’altra notte è rientrato un gruppo che sembrava uscito dallo stadio
di San Siro festeggiando lo scudetto. Sono uscito in mutande e
spettinato pensando che al minimo si fosse incendiato l’hotel e non
deve essere stato un bello spettacolo.
Come previsto ampiamente, grande casino sulle prime due prove,
annullate per troppo pubblico e il rally che accumula due ore di
ritardo, panico totale “Argentina? Troppa gente ” diranno. Quando
qualcuno capirà che i rally così compressi hanno questo problema
sarà forse troppo tardi. Altra cosa “spiritosa ” è che qui non c’è
un punto per avere le classifiche, hanno montato una sala stampa
enorme e dentro non c’è nessuno “Verboten ” proibito a tutti
entrare. Mi presento sulla porta e vedo Piero Sodano, faccio per
entrare a salutarlo e mi dice “ Esco io….. ” dentro ci sono tutti i
miei amici giornalisti italiani e stranieri……. Va beh, mica stavo lì
a dormire. Poi ieri fanno una conferenza stampa, non so di chi e
siccome chiaramente dentro non ci sono che i dieci dodici
giornalisti che fanno gruppo sparuto, allora un addetto ISC si
incarica di far entrare tutti quelli che trova al di fuori e che
oltre a non capire niente, non centrano nulla.
Puntualmente mi reco lì ad ogni prova per recuperare i tempi
forniti gentilmente da un addetto che mi ha visto salutare David
Richards e allora pensa che sia una persona importante, poi quando
sono fortunato a trovare sulla porta Ravera o Rancati allora posso
anche fermarmi sullo zerbino ad aspettare i tempi dei miei piloti
per i quali, io sono qui a lavorare……. roba da matti.
Quest’anno al parco le ragazze sono meno carine degli anni
scorsi, qui c’è crisi perfino di questa materia, appena sono
nell’età della ragione se ne vanno dappertutto ma via da qui, è a
dir poco incredibile pensare che una terra così bella e ricca di
risorse abbia gente che muore addirittura di fame. L’Argentina
produce cibo per 330 milioni di persone e loro che sono meno di 30
milioni muoiono di fame, sembra incredibile ma è vero, c’è una
disparità spaventosa, le ragazze se sono appena normali si
prostituiscono per pochi Pesos alternando magari questo con un altro
lavoro o con la scuola con la massima indifferenza. Qui oggi ho
visto una cosa inedita in 30 anni di rally:sono state annullate le
prove numero 14 e 15 e il rally ha accumulato due ore di ritardo e
fin qua nessun problema, siccome però il rally sarebbe terminato
tardi e di notte allora hanno deciso di annullare anche le prove
numero 21 e 22 per ragioni di sicurezza. Fin qua ancora nulla di
strano, tranne che le due prove annullate oggi, hanno deciso di
farle domani mattina prima della 3° tappa.
Domani quindi il rally parte alle 6,30 anziché alle 8 e si fanno
le prove 21 e 22 e poi praticamente inizia la terza tappa con
mezzora di ritardo…. certo che sono dei fenomeni a trovarle. Il
governatore di Cordoba intervistato dai soliti due pazzi della radio
ha detto “E’ chiaro che prima il rally era distribuito su 3 vallate
e la gente si diluiva adesso mettendo tutto in una valle è uscito
questo casino ” perfino lui lo ha visto………In pratica le macchine
dovrebbero aver fatto quattro prove e ne sono rimaste in questo
momento una quarantina in gara delle oltre cento partite. Ad un
certo momento arriva un importante funzionario della ISC (comandano
loro ormai) a darmi una cartina fotocopiata con l’itinerario di
domani evidenziato in giallo. Alla mia domanda “Ma che razza di
casino combinate ” mi risponde “ Gli Argentini sono indisciplinati ”
da notare che ci saranno state 300.000 persone accalcate in tre
prove, vorrei vedere che popolo è disciplinato quando sono in
300.000 e comunque la considerazione finale è quella che ho scritto
sopra (quando lui non era ancora passato) “Argentina ? Troppa gente
” .
Faremo i rally al polo nord tra poco almeno gli orsi e i pinguini
avranno il buonsenso di scappare quando vedono questi fracassoni
arrivare.
10 Maggio 2003 1 tappa
Che bella giornata oggi qui dall’altra parte del mondo, è iniziata
con un’alba bellissima di un rosso intenso divenuto poi giallo
intenso, il parco di La Cumbre già pullulava alle prime luci
dell’alba aspettando infreddolito l’arrivo delle prime vetture.
Dopo le prime quattro prove un’altro scenario si presentava agli
occhi dei pochi spettatori presenti, era come se stesse arrivando
l’ultima tappa della Parigi-Dakar, macchine infangate e con pezzi
barcollanti si trascinavano, chi addirittura a spinta verso il
proprio team, sembrava di vedere l’ARMIR nella ritirata di Russia.
Le prime quattro prove, che non erano per niente male come fondo,
invece creano già una prima grossa selezione, forse affrontate con
troppo impeto da tutti, vincere o..... tritare.
Giusto il tempo per realizzare che si è in gara e via per altre tre
prove che danno una mazzata alla gara sfoltendo ancora il non più
allegro gruppo di partecipanti.
Il cronista della radio Argentina che commentava la diretta
continuava ad urlare i numeri di macchine che non passavano come se
stesse commentando la partita di calcio Argentina -Brasile e ogni
tanto sbagliava tutto, come quando si è messo ad urlare che si era
fermato Arai che stava invece davanti alla sua postazione al parco
assistenza.
Sinceramente non capivano nemmeno gli spagnoli cosa dicevano ‘sti
qua, tanto erano agitati e tanto si immedesimavano nella parte dei
commentatori calcistici.
Ad un certo momento un fortissimo vento ha iniziato a spazzare il
parco, levando un polverone incredibile e minacciando di portar via
le tende dei Team, dovunque si vedevano meccanici aggrappati per
evitare che la loro bella tenda diventasse una mongolfiera.
La cosa più tragica della giornata è capitata a me, nell’agitazione
del parco, chissà come, ho perso le chiavi del Toyota pick up
modello 1980 messomi gentilmente a disposizione.
Una tragedia, i meccanici hanno risolto con un pochi di fili e un
paio di trapanate ma devo dire che sto invecchiando, non mi era mai
successo.
Colin McRae ha deciso di bruciare la sua Citroen, dal momento che i
suoi compagni di squadra gli stavano davanti ha pensato di
distruggere le prove.
Devo dire che tra lui e Tommi la faccenda è abbastanza grave, tempi
pochi, risultati meno ancora, e pensare che Colin ha anche cambiato
il navigatore......mah.
Sempre bravo Loeb che si sta dimostrando veramente un grande e
sempre piccolo Burns che se ne sta lì a sfruttare i punti che non lo
obbligano più nemmeno a vincere, ma ad arrivare, magari davanti a
Gronholm che ha estratto alcuni pezzi del posteriore della sua
Peugeot nella ps 9 arrivando al parco un po’ storto.
Anche Markko Martin è bravo anche se ha avuto qualche problema, si
mantiene tra i primi e soprattutto vince anche le prove, mentre
Duval fa esperienza e Hirvonen invece fa presenza.
La gara ha come sempre il momento critico domani seconda tappa,
quando si faranno delle prove che non oso nemmeno pensare.
Questa è una gara di una durezza unica, i miei ci sono al 25%
Geradzhiev si è fermato per una pietra che gli ha rotto il radiatore
dell’olio sotto al paracoppa, come abbia fatto nessuno lo capisce.
Ceccato invece ha pensato di gustare il brivido nella stessa curva
in cui uscì Aghini, per vedere se riusciva lui a fare più giri, gli
è andata bene, ma la macchina è stortina diciamo coupè.
Frisiero prima ha rotto la ventola in un guado nonostante gli sia
stato raccomandato di spegnerla prima di entrarci, ha perso diversi
minuti poi si è fermato alla fine dell’ultima prova ancora non so
perchè.
L’unico rimasto per il momento è Triviño, che ha avuto un filo
staccato perdendo 3 minuti, sta andando avanti molto cautamente,
oggi è stata una decimazione di massa.
Sta andando bene Dani Solà, con foratura sull’ultima prova, secondo
dietro ad Arai marziano ma non troppo, comunque sempre con una
squadra ufficiale dietro le spalle.
Ottime le gomme Pirelli che nel gruppo N ha ormai il monopolio, ma
stavolta mi sembrano particolarmente azzeccate, bravi un poca
d’Italia che vince non fa male.
8 Maggio 2003 Day 4
Una terra fantastica l’Argentina, grande, immensa con soli 24
milioni di abitanti, fa quasi impressione immaginare quante risorse
si potrebbero ancora sfruttare per il bene dell’umanità. Oggi
giornata di semilibertà e di briefing finale con i piloti che sono
bene in forma. Stamattina mi sono recato nella zona di El Condor e
poi giù fino all’abitato di Mina Clavero, posti mitici che hanno
fatto la storia di questa bella gara, che ora si sta lentamente
adattando alla tipologia formulistica di chi vuole i rally sempre
più compressi e sempre più schiacciati, avvinghiati su se stessi.
Non sono daccordo, non mi convinceranno mai e come disse un noto
personaggio “la storia mi darà ragione” i rally in questo modo
stanno diventando una schifezza. Qui sono attesi un milione e mezzo
di spettatori su un unica vallata, e con prove che si ripetono tra
le poche strade di accesso disponibili. Il popolo locale la
disciplina non sa nemmeno cosa sia e come se non bastasse c’è anche
una stazione di pedaggio tipo autostrada con soli tre caselli, dove
si deve sganciare un obolo al padrone della strada, quello che l’ha
costruita.
Se tanto mi da tanto dovrebbe crearsi un ingorgo biblico perchè qui
la gente al rally ci va davvero......
Guardavo oggi, finalmente da spettatore la bellezza e l’immensità
della Sierra grande e ricordavo le terrificanti prove che si
svolgevano in questa meravigliosa cornice su un altopiano a circa o
forse più di 2.000 metri di quota.
Nel 1999 la prova di El Condor partiva alle nove del lunedì mattina,
alle 4 del pomeriggio della domenica c’era una fila di macchine
pressochè continua da Carlos Paz alla suddetta prova che
ininterrottamente si arrampicavano fin lassù per appostarsi in zona.
L’unico piccolo dettaglio è che El Condor dista da Carlos Paz solo
86 km. e quando noi alle 5 del mattino siamo partiti per fare la
ricognizione della prova, abbiamo fatto 86 km. lampeggiando in
doppia fila sorpassando un enorme colonna di auto di tutti i generi.
Nella prova alle 5 del mattino c’erano 30.000 persone e altre 70.000
stavano raggiungendola, pensate se questa allegra compagnia si mette
in moto quest’anno e trova tre caselli dove si paga 0,90 Pesos per
passare.
Rabbrividisco solo a pensarci. Queste sono le gare oggi, e allora
poi qualcuno dirà: “Argentina? Troppa gente non si fa più” Sarebbe
una perdita immensa, perchè è una terra fantastica, dove si vive
ancora stile anni ‘50 e vi circolano le stesse macchine che
circolavano in quegli anni ridotte in uno stato incredibile, ci si
disintegra dalle risate solo a vederle.
Al ristorante dove mangiamo di solito, un vecchio cameriere mi
diceva che suo nonno era veneto di Agugliano ed è emigrato quaggiù
nel 1898 piantando il ristorante che ancora loro gestiscono, che bel
coraggio nel 1898 prendere una nave e venire quà senza sapere nulla,
erano dei grandi i nostri antenati. Una bistecca ciclopica costa 12
Pesos che equivale a circa un gelatino da noi, ma con due
palline,non di più, circa 4,5 euro, e a cenare da Dio con vinello
giusto si spende circa 10-12 Euro, da noi nemmeno la pizza......
Domani avevano organizzato la giornata in questo modo: ore 9-12
shake down prioritari 1 (quelli veri) 13-16 shake down dei poveri
(noi), 18,00 partenza, 19,30 le due prove spettacolo. C’è stata una
rivolta, come si fa a fare uno shake down a più di un’ora di strada
dalla partenza e che finisce un ora prima della partenza della gara
stessa? Praticamente il team non ha il tempo di scendere e forse
nemmeno la macchina da gara. Varrebbe a dire che se uno ha una
piccola stupidaggine allo shake down non parte per la gara.......
bravi. Ma io non lo capisco proprio chi li fa e chi li approva ‘sti
regolamenti, mi sembra che si pensi a tutto tranne che a alla
logica, oggi i piloti hanno finito alle 12 ad esempio e poi sono
stati a cazzeggiare qui in giro, non si poteva fare oggi lo shake
down? Dopo non poche discussioni, allora deroga a fare lo shake down
a trenta metri dalla partenza e dalla prova spettacolo, dove c’è un
pezzo di strada ormai distrutto visto che ieri ci hanno provato
tutti per conto loro, in barba alla regola che vieta questo.
6 Maggio 2003 Day 3
Come sempre sveglia alle 5, non capisco perchè mi sveglio sempre e
comunque alle 5 del mattino, qualunque fuso orario mi capiti......
Comunque il rombo dei muletti è iniziato alle 6,30 e già alle 6,35
Geradzhiev telefonava disperato “Vittorio my car is broken” . Nulla
di particolare se non un meccanico locale che aveva stretto i
bulloni delle ruote con le mani anzichè con l’apposita chiave,
dicasi a croce...... Alle 10 dopo aver effettuato diversi lavori tra
i quali due ore di connessione a internet per cercare di inviare
qualcosa in Italia, l’ impresa si è rivelata titanica, visto che
c’era un black out un po’ dappertutto e non si riusciva a connettere
con nessuno. Ma alla fine “tutto è bene ciò che finisce bene”
Comunque alle 10 dopo aver racattato Mr. Geradzhiev senior e fido
amico taciturno, siamo partiti alla volta delle speciali 17-18-19
che dovevano ancora essere completate. Il vecchio bulgaro che ho
schiaffato al volante, dava saggezza delle sue doti di ex pilota
rendendomi il lavoro alquanto difficile, nonostante i miei ripetuti
rimproveri. “Ma va pian... can dell’Ostia” ripetevo inutilmente tra
i sobbalzi del pick up datato 1960 che ricordava le imbardate di
Luna Rossa nelle epiche sfide notturne con Star and Stripes.
Lui mi guardava e quando capiva che mi incazzavo allora riduceva la
velocità a 15 km.h provocando una gastrite ulcerosa al sottoscritto
che non capiva più su che strada stava lavorando. Il finale della
prova 17 è incredibile 200 destra 5, 300 sinistra 5, 300 e avanti
così per un bel po’ in barba alle chicane. Ritornati sani e salvi a
casa mi ha fatto capire che mi avrebbe portato lui al ristorante
“Siamo a posto” ho subito pensato, “chissà che mangia questo”.
Invece mi sono pappato una bistecca ciclopica almeno un kg. di carne
grigliata davanti ai miei occhi, con un sapore che ormai da noi ci
si scorda. Avevo infatti un amico ad Asiago che aveva un ristorante,
con un bel caminetto su cui grigliava un po’ di tutto, poi un giorno
dopo aver chiesto la solita costata mi dice avvilito “Non posso più
cucinare perchè prima è venuta l’USL, poi la ASL, poi i Nas, i
Marines, la Guardia Nazionale e anche la Forestale e così se vuoi ho
del brasato” Questo sarebbe il progresso. Meglio i McDonalds ovvio,
qualità assicurata, un po’ come le chicane, ora non si fa più la
Targa Florio, il 1000 Miglia, ma si fanno le chicane della Targa
Florio le chicane del 1000 Miglia così le gare diventano tutte
simili e non serve nemmeno provare. Le macchine diverranno strette e
corte e assomiglieranno alle super 1,6 magari.
Comunque alla fine del pranzo mi hanno costretto a bere un
liquore di loro produzione mascherato in una bottiglia di whisky che
avrà avuto 150 gradi, roba da refuelling, alla fine eravamo molto
contenti però...... chissà come mai ma traballavo.
Venendo alla gara la prova n° 18 è una pista per carri armati Abrahm
e il fido bulgaro continuava a ripetere, andando come un missile “Tank...Tank”
poi ad un certo momento ha rischiato un frontale con una grossa
ruspa provocando le ire del pilota della stessa. Ho compreso solo
“Puta” ma non ho capito chi........
La prova 17 invece è la più bella del rally con un ritmo bellissimo
un fondo di fango compattato, molte curve che chiudono e un finale
da infarto, chi la vince sa guidare davvero..... tenetela d’occhio.
Domani ho in programma di fare un giretto con una macchina stradale,
visto che mi hanno requisito il mio panzer per darlo a Geradzhiev
che aveva un muletto un po’ fanullone.
Le prove le ho fatte tutte forse ne ripeterò alcune per non
scordarmele, tanto per le gomme non ci sono dubbi nemmeno se
piove..... meglio di così, aveva ragione il mio ex copilota Loris
“Le gomme?” diceva “Tonde, nere e possibilmente .....gonfie”
5 Maggio 2003 Argentina Day 1 e Day 2
Un altro viaggio da far rizzare i pochi capelli cha mi sono rimasti.
34 ore per arrivare quaggiù, delle quali 7 a Madrid ad aspettare il
volo per Buenos Aires e 6 a Buenos Aires per aspettare il volo per
Cordoba. All’aeroporto di Madrid non ci sono nemmeno le sedie, il
ceck-in apriva solo due ore prima del volo e così non sapendo che
fare mi sono rintanato in un bar dove ho consumato un succo di
“naranca” per non essere espulso con cartellino rosso dal barista
che mi guardava come se fossi stato un portatore di sars. Ho letto
due libri e ora non ricordo se uno è finito in un modo o era
l’altro.... mah. Il volo da Madrid è stato impeccabile anche se la
compagnia aerea non l’avevo mai sentita e sull’aereo c’erano forse
il 30% dei passeggeri..... ma che hostess!! Meno male mi sono
sdraiato a livello terreno, ho preso la mia pastiglia, quella che
rincoglionisce anche un dinosauro e ho dormito praticamente 11 ore
di seguito, non mi succede nemmeno nel mio letto. Quaggiù hanno
ancora i telefonini a pedali e i nostri GSM non funzionano, per cui
ho dovuto noleggiare un vetusto Motorola quelli che sembrano una
cozza, neri e che si aprono. Le poche telefonate che ho fatto mi
hanno fatto subito incazzare minacciando di spedire la cozza giù per
la montagna. “Pronto....Pronto....Pronto.... mi senti?” Ecco i testi
delle telefonate, robe da matti.
Ora altro inferno con internet, ho due collegamenti che
funzionano, ma non posso in nessun modo spedire la posta, sono
riuscito solo a scaricarla, il malefico non mi collega con il mio
server, oggi vedo di risolvere l’arcano.Intanto le prime foto sono
partite sempre con connessione italiana.....SGRUNT.In questo momento
i piloti stanno partendo per le ricognizioni è lunedì mattina ore
6,30 mentre voi state quasi pranzando.
Ieri ho visionato quasi tutte le prove speciali a bordo di un
fuoristrada che qualcuno, non so ancora chi, mi ha noleggiato,
autista compreso.L’autista un ragazzo simpatico, ieri dormiva nel
vero senso della parola, e all’appuntamento delle 7,30 della mattina
si è presentato con due occhi sbarrati dicendo confusamente “fiesta,
noche, chicas” . Praticamente non ha capito nulla per tutta la
giornata e verso le 5 della “tarde” ha ceduto di schianto il volante
al suo collega che se ne stava zitto dietro. Il collega deve essere
stato discendente diretto di juan Manuel Fangio in quanto mi ha
fatto arrampicare sulle maniglie sfoderando una guida ”serie buon
tutto” . Qui ci sono i semafori, ma il colore che accendono è
indifferente a tutti, qui si gira a destra ma si può andare anche a
sinistra, qui i limiti di velocità sono quelli che fa la macchina,
qui se facessero le revisioni girerebbero solo le macchine di Menem....
e forse nemmeno quelle, qui le targhe sono opzionali e la gente gira
a cavallo come nel west.
In centro a Villa Carlos Paz c’è uno stupendo orologio a cucù dalle
ciclopiche dimensioni.
Qualche anno fa usciva un bellissimo ..... uccello e faceva cucù.
Ora l’uccello non c’è più, perchè un giorno un tale, contrariato dal
simpatico pennuto gli ha scaricato addosso un paio di fucilate
polverizzando il meccanismo... uccello compreso. Non l’hanno più
rimesso in funzione, peccato. Oggi prevedo un altro giretto per le
prove e poi lavoro di amanuense informatico per iniziare a sistemare
il tutto. Oggi avrò come navigatore Mr.Geradzhiev senior e credo che
le discussioni saranno alquanto difficili visto che parla solo
bulgaro.
Le prove sono molto belle e difficili, con fondo sabbioso e
compatto che tuttavia in alcuni tratti si rovina molto soprattutto
nei secondi passaggi.Sarà una gara durissima e selettiva nonostante
le prove non abbiano dei chilometraggi enormi, la più lunga 28 km.
ma ieri per farne una abbiamo impiegato una vita con curve
angolatissime e tornanti. Quando ne siamo usciti ho ringraziato
Iddio perchè mi sembrava di essermi perso dentro me stesso, chi
metterà più della seconda sarà un mago....
Altre prove invece non si mette meno della quarta con rettilinei di
500-600 metri, mi viene da ridere se penso agli uomini-chicane che
sono improvvisamente apparsi in Italia mettendo chicane anche alle
verifiche, avrebbero il loro bel da fare da queste parti.
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